Al Senato M5S-Lega trovano l’accordo per dare il via libera all’emendamento Salvini, che prevede lo stop al codice degli appalti per due anni. Il testo proposto dalla Lega, al centro dello strappo di ieri sera a Palazzo Chigi con il premier Conte, secondo notizie di un’agenzia di stampa è in fase di revisione, con alcune modifiche che integrano il lavoro fatto nelle Commissioni di merito.
La serata di ieri, dopo la lunga conferenza stampa nella quale il presidente del Consiglio ha parlato di un futuro del governo a condizione che Lega e Cinque Stelle dicano ‘si’, aveva inizialmente trovato il braccio destro e sinistro di Conte, Salvini e Di Maio, fermi nella volontà di proseguire la strada per altri quattro anni. Più tardi, però, in sede di discussione sull’emendamento sblocca cantieri la situazione si era capovolta tanto da vedere il premier abbandonare repentinamente la riunione “decisamente contrariato”. Tanto da dichiarare che “è una questione di metodo, così non va bene. Non ci sono margini per continuare a discutere”. Tra l’altro la sua uscita di scena ha inficiato la riunione successiva che avrebbe avuto per oggetto il dl crescita.
Da parte sua, già di prima mattina Matteo Salvini, in piena campagna per la Lega in alcuni comuni al ballottaggio domenica prossima, non ha fatto altro che assicurare anche questa mattina, di “non avere alcuna intenzione di far cadere il governo, ma il governo è pagato per fare, i ministri e i presidenti sono pagati per fare”. Lo sblocca cantieri “non è la Lega” che lo vuole “ma il Paese che ha le idee chiarissime”. Quello che occorre subito, secondo Salvini è invece “resettare il codice degli appalti, aprire i cantieri e cancellare tutta quella burocrazia”.
Stando così i fatti, rassicurati ora dal capogruppo M5S in Senato, Stefano Patuanelli, sull’intenzione del MoVimento di “accelerare per dare quelle risposte che i cittadini ci chiedono”. Sullo Sblocca-Cantieri “c’è un grande lavoro svolto in commissione al Senato che non va vanificato: siamo certi che su questo provvedimento, fondamentale per ritornare a far correre l’Italia, si può arrivare a una soluzione condivisa. Gli imprenditori italiani si aspettano un governo concreto che risolva i problemi e i cittadini dei comuni terremotati ci chiedono che vengano approvate le tante misure a loro destinate”, dice Patuanelli.
Non perde un attimo Matteo Salvini, per rendere nota quella che dovrebbe essere una decisione ormai certa, scaturita a seguito di una telefonata chiarificatrice con Luigi Di Maio: “In Italia si torna a lavorare, a scavare”, assicura parlando in un comizio a Mirandola.
Sembra tornare quindi un po’ di ottimismo sul futuro dell’esecutivo giallo verde.
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