Si chiama Seif el Din e non Ibrahim Samaha, il dirottatore dell’airbus A320 dell’Egypt per il Cairo, partito da Alessandria questa mattina alle ore 8. Liberati anche gli ultimi tre ostaggi rimasti a bordo, tra cui l’italiano Andrea Banchetti. L’uomo si è appena reso alle autorità che lo hanno preso in custodia.
Mentre Samaha era un semplice passeggero, come conferma il rettore dell’Università di Alessandria, Ashraf Nazem, Seif, seduto al posto 38 K, l’uomo ha preso il controllo del velivolo con 81 passeggeri a bordo e lo ha diretto verso Larnaca, nell’isola di Cipro dove secondo fonti del governo cipriota sarebbero stati fatti scendere dall’aeromobile donne e bambini di origine egiziana.
“Non è un terrorista, ma un idiota” avrebbe commentato un funzionario del ministero degli Esteri egiziano.
A dar conto dell’identità dell’uomo è stata l’agenzia ufficiale egiziana Mena, mentre secondo la tv di stato del Paese, l’obiettivo di Ibrahim non sarebbe stata Cipro ma Instabul, solo che “il pilota ha rifiutato”. Le autorità aeroportuali hanno comunicato che nella lista ci sarebbero stati, tra gli altri, 10 americani, 8 inglesi, 1 italiano, e 1 siriano. Oltre ad almeno 30 egiziani.
“Il nostro volo MS181 è stato dirottato”. Così l’EgyptAir in un tweet questa mattina confermava il dirottamento. “Un aereo Egyptair di tipo Airbus 320, numero di volo 181 con 81 passeggeri a bordo che andava dall’aeroporto Borg El Arab”, quello di Alessandria, “allo scalo del Cairo è stato dirottato”: lo scrive la compagnia egiziana in un comunicato precisando che “il pilota Omar El Gamal ha comunicato una minaccia da parte di un passeggero che portava una cintura esplosiva e ha obbligato il pilota ad atterrare all’aeroporto di Larnaca a Cipro”.
In conseguenza di questo fatto, Israele ha innalzato il livello di allerta: diversi velivoli militari hanno iniziato a pattugliare lo spazio aereo nazionale.Lo ha riferito la tv commerciale israeliana Canale 2. Mentre per quanto riguarda Mosca, Putin, che aveva sospeso i voli russi in Egitto dopo l’esplosione di un aereo russo in Sinai con a bordo 224 persone, non se la sente di trarre conclusioni sulla ripresa del traffico aereo. Lo riferisce il portavoce del presidente russo, Dmitry Peskov.
Il dirottatore ha chiesto di contattare l’ex moglie, Marina Parashkou, che ora starebbe partecipando ai negoziati.
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