In attesa della prima giornata di kermesse ufficiale, il Festival di Cannes fa già parlare di sé, tra conferenze stampa e film in competizione.
E’ un giovane e bellissimo Marcello Mastroianni che guarda da dietro i suoi occhiali da sole: voto 8 e mezzo, è lui che ci invita quest’anno al Festival di Cannes.
Lo scorso 17 aprile, durante la conferenza stampa del Festival, sono stati elencati i 18 film che concorreranno per le “nominees” alla vittoria della palma d’oro. Una regia tutta al femminile, quella della regista italo-tedesca Alice Rohrwacher, già conosciuta nel 2011 dal Festival, porterà l’Italia sul territorio francese. Dopo “Corpo celeste“, quest’anno concorrerà con la pellicola “Le meraviglie“, ambientata interamente in Toscana.
Protagoniste del film, spaccato di contraddizioni della vita in campagna, la sorella della regista, Alba Rohrwacher, e Monica Bellucci.
Fra gli altri 18 film in competizione:
Jean Luc Godard, con Adieu au langage; all’opposto il talentuoso 25enne canadese Xavier Dolan con Mommy, accompagnato da altri due connazionali del calibro di Atom Egoyan con Captives e David Cronenberg con Maps to the stars; e altri nomi (cinematograficamente) altisonanti come quello di Ken Loach, di Mike Leigh, dei fratelli Dardenne e della seconda donna in concorso insieme alla nostra Alice: la giapponese Naomi Kawase, un idolo fra i cinefili più preparati. Ed ancora Abderrahmane Sissako con Timbuktu, Ken Loach con Jimmy’s hall, Tommy Lee Jones con The Homesman, Olivier Assayas con Clouds of sils mania, Bertrand Bonello con il suo film sulla vita di Yves Saint Laurent, Nuri Bilge Ceylan con Winter sleep, Jean-Pierre Dardenne con Deux jours, une nuit, Michael Hazanavicius con The search, Mike Leigh con Mr.Turner, Bennet Miller con con Foxcatcher, Damian Szifron con Relatos salvajes, Andrey Zvyagintsev con Leviathan.
Molti i nomi francesi in concorso che si contenderanno la palma d’oro, parecchi anche i corti e le pellicole fuori concorso inseriti dalla critica, come l’italiano “Più buio di mezzanotte” del regista Sebastiano Riso, inserito nella “Semaine de la critique“, il film ha al centro il mondo degli emarginati. Interpretato da Davide Capone, Lucia Sardo, Pippo Delbono, Carla Amodeo, Giovanni Giulizia, Gabriele Mannino e Rosario Raineri, con la partecipazione straordinaria di Fabio Grossi e Micaela Ramazzotti.
A presidiare la giuria della 67esima edizione del Festival sarà l’art-director regista e produttrice della Nuova Zelanda Jane Campion, già premiata precedentemente con la palma d’oro per The piano del 1993 e nel 1986 per Peel, il suo primo cortometraggio.
Nata e cresciuta a Roma, si laurea presso l'Accademia di Costume e Moda di Roma, trattando la propria tesi sulla "Nascita e l'evoluzione del giornalismo di moda". Curiosità, determinazione e voglia di crescere professionalmente caratterizzano il mio profilo.
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