Non ci sono appelli che tengano quando si tratta di dire addio all’anno vecchio. Perché è tale e tanta la voglia di buttarsi alle spalle angosce accumulate in 365 giorni che in quasi tutti prevale la voglia di fare festa insieme ad amici, in casa o nelle piazze, rumoreggiare con musica e scoppio di petardi, mortaretti ed altro materiale pirotecnico.
Ecco, quindi, che nella notte di san Silvestro appena trascorsa gli interventi di soccorso effettuati dai vigili del fuoco sono stati anche questa volta numerosi, anzi più numerosi: 649, contro i 611 del 2012. Di più in Campania (111), Lazio (106), Emilia Romagna (65), Lombardia (64), Toscana (62). Zero interventi per il secondo anno di seguito in Molise.
Quanti ai dati relativi agli incidenti verificatisi nel corso dei festeggiamenti della notte scorsa “evidenziano, ancora una volta – dice la nota del Viminale – come gli episodi più gravi debbano essere ricondotti all’uso sconsiderato di prodotti pirotecnici illegali”. In tutt’Italia i feriti sono stati 350, di cui 43 bambini. Napoli è la provincia con più feriti (50) seguita da Bari (26), Roma (23), L’ Aquila (15), Salerno (15), Reggio Calabria (13), Caserta e Torino (10).
Un altro dato che merita di essere sottolineato è quello relativo alla “produzione estemporanea di veri e propri prodotti esplodenti realizzati da soggetti che si improvvisano autentici ‘ bombaroli’ rendendo più difficili i controlli ed esponendo se stessi e gli altri a gravissimi pericoli”.
Un richiamo forte viene fatto affinché “si vigili anche in queste ore per evitare che eventuali botti inesplosi, lasciati incautamente per le vie, vengano maneggiati, specie dai bambini più piccoli”.
Quanto al materiale pericoloso e illegale, sottratto da carabinieri e Gdf prima di essere utilizzato, sono state sequestrate 12 tonnellate di botti e 82mila munizioni.
Giornalista per caso. Anni di ufficio stampa in pubbliche istituzioni, dove si legge e si scrive solo su precisi argomenti e seguendo ferree indicazioni. Poi, l'opportunità di iniziare veramente a scrivere. Di cosa? di tutto un po', convinta, e sempre di più, che informare correttamente è un servizio utile, in certi casi indispensabile.
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