Dopo Wang Jianlin, un altro magnate cinese si propone di acquistare le quote del club giallorosso.
Le nubi che si stanno addensando sul futuro assetto societario dell’Aa Roma si vanno sempre più infittendo. O diradando. Saranno le prossime ore, forse, a sciogliere definitivamente il nodo circa il nome dell’aspirante partner della società giallorossa. Ieri tutti i mezzi d’informazione, “Il Sole24ore” in testa, avevano indicato nell’uomo più ricco di Cina, il 59enne Wang Jianlin, il nominativo più rispondente all’identikit tracciato dai rumors circolanti dal mondo finanziario.
Tra ieri sera ed oggi, però, più di qualcosa è cambiato. Non si sa precisamente quale sia il motivo, se l’esito di un ballottaggio interno tra magnati cinesi o una brusca retromarcia di Wang Jianlin poco attratto dall’idea di fronteggiare le immancabili pastoie burocratiche del Bel Paese, ma ora il nome più gettonato è un altro.
Chen Feng, 60enne imprenditore, anch’egli un nababbo di tutto rispetto pur senza raggiungere i picchi di opulenza del collega. Contrariamente a Wang Jianlin che non ha mai nascosto il suo interesse per le vicende pallonare tanto da investire massicciamente nel calcio locale oltre alla passione per l’arte, Chen Feng sembrerebbe, da ciò che si apprende dalla sua biografia, un neofita del settore e un personaggio con un curriculum molto più aderente a quello di un businessman puro, senza divagazioni o fronzoli.
Ex ufficiale nell’aeronautica, studi in Economia in Germania, Olanda e Usa (ad Harvard), Chen Feng balza agli onori delle cronache per aver fondato la Hna Group, un conglomerato che opera nell’edilizia, nel turismo (alberghi a cinque stelle anche in Italia, ad Amalfi e a Napoli) e, soprattutto, nell’aviazione, primo amore del nostro.
Ha fondato, infatti, la Hainan Airlines, partita con un capitale sociale di appena 10 milioni di yuan, pari a circa 1,6 milioni di dollari. Una miseria per una compagnia aerea. Ma qui viene il bello. Per uno strano scherzo del destino, le sorti della piccola compagnia, destinata a sicuro fallimento, vengono risollevate grazie all’intervento, sotto forma di un acquisto del 25 per cento delle quote, da parte di George Soros. Cioè, di colui che era stato indicato come sicuro pretendente al pacchetto di maggioranza dell’As Roma (allora nell’orbita di Italpetroli della famiglia Sensi) nel 2008. La prima volta che, a memoria, si videro sventolare bandierine a stelle e strisce nell’Olimpico giallorosso.
Da allora, per la Hainan, è un crescendo rossiniano lastricato di successi, crescita esponenziale, acquisizioni in serie di altre piccole compagnie low cost, disseminate tra Francia, Russia e Turchia. Oggi, la Hainan Airlines può esser considerata la prima compagnia aerea privata in Cina.
Ma, a parte il bizzarro incrocio del destino con Soros, perché ora farebbe gola la Roma? Al momento, l’unica risposta possibile risiede nella presunta volontà di rendere il marchio cinese sempre più presente nei mercati mondiali e sempre più “globalizzato”. Roma e la Roma potrebbero rivelarsi un utile avanposto europeo per far decollare una strategia di espansione in tutto il Vecchio continente. Così come sperano di spiccare il volo definitivo verso le più alte vette calcistiche i tifosi della “magica”, magari festanti all’interno di uno stadio nuovo di zecca. Magari l’Hainan Stadium.
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *
Salva il mio nome, email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento.
Δ
Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
© Copyright 2020 - Scelgo News - Direttore Vincenzo Cirillo - numero di registrazione n. 313 del 27-10-2011 | P.iva 14091371006 | Privacy Policy