Se le sono date, hanno menato le mani. Stavolta non fuori da un bar, ma all’interno di uno dei palazzi delle istituzioni.
E’ molto alta la tensione nella Capitale: dopo i fatti di ieri sera a Boccea, quando un’auto con tre rom ha investito un gruppo di nove persone alla fermata di un bus, uccidendone una e ferendo in modo grave le altre, da più parti si invocano provvedimenti severissimi nei con fronti di chi ha commesso tale reato e pulizia dei campi che ospitano i nomadi. Per non aggiungere anche che è stata rafforzata la sorveglianza di queste aree poiché si teme qualche atto di ritorsione.
Alta la tensione anche in Sala delle Bandiere dove era in corso questo pomeriggio la riunione dei capigruppo. Prima la rabbia in Aula Giulio Cesare dei dipendenti della Roma Multiservizi che da tre giorni sono accampati in presidio continuo nell’aula consiliare: dei loro posti occupati nei settori del verde pubblico, manutenzione, pulizie, mense a servizio della cittadinanza romana ce ne sono 3500 in bilico a causa delle nuove gare a ribasso messe in piedi dal Comune. “Siamo le vittime del decreto Salva Roma – hanno spiegato in una nota – che sta facendo lacrime e sangue sulle spalle dei lavoratori, e a rimetterci siamo noi che guadagniamo dalle 300 alle 800 euro al mese, stipendi al limite della sopravvivenza e che ogni giorno con professionalità lavoriamo nella pulizia delle scuole comunali e degli asili nido e nel trasporto dei bambini disabili”.
Questo pomeriggio si doveva votare la mozione a firma Alessandro Onorato (Lista Marchini) che chiede garanzie occupazionali per i lavoratori. della Roma Multiservizi ai quali il sindaco Marino ha detto che “bisogna fare sacrifici per il Decreto Salva Roma”. Ma in numero legale è venuto a mancare. Di qui il putiferio: urla a parte, due lavoratrici sono state colte da malore, alcuni consiglieri hanno provato a spiegare la situazione ma non sono riusciti a placare la rabbia dei dipendenti della municipalizzata, che hanno rovesciato e gettato in terra gran parte delle poltrone che ospitano il pubblico dell’Aula. Ma non è bastato, in Sala delle Bandiere si è arrivati alle maniere forti tra il capogruppo della Lista Marchini, Alessandro Onorato, e il capogruppo Sel, Gianluca Peciola. Da quanto si apprende da fonti di maggioranza e opposizione, durante la riunione a porte chiuse si sono alzati i toni tra i due consiglieri proprio sulla questione Multiservizi e dopo un battibecco acceso i due sono venuti alle mani e il consigliere vendoliano avrebbe scaraventato la sua sedia addosso ad Onorato che, per “pararla”, si è ferito a un dito ed è stato accompagnato in ospedale.
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