Settecentosessanta comuni italiani chiamati a rinnovare i propri amministratori nella seconda domenica di giugno che ha registrato un’affluenza media alle urne del 61,19%, in calo rispetto alla precedente tornata.
Molto favorevole il risultato delle urne per il centrodestra, grazie alla Lega che funge da traino.
Brusca frenata per i Cinque Stelle che perdono persino nel feudo di Casaleggio, Ivrea (sarà ballottaggio tra centrodestra e centrosinistra),piazzandosi solo terzi. Si attestano intorno al 10% ma conquistano Pantelleria. Ko, invece, per i pentastellati nei due municipi romani chiamati al voto: l’effetto Raggi nella Capitale ha portato il centrosinistra a reimpossessarsi della Garbatella (VIII Municipio), mentre al III il ballottaggio sarà tra centrosinistra e centrodestra.
Al momento gli eletti nei capoluoghi di provincia sono: per il centrodestra Francesco Rucco (50,6%) a Vicenza (50,6%); Mario Conte (54,28%) a Treviso; ‘Salvo’ Pogliese (52%) a Catania.
A Barletta Cosimo Damiano Cannito con la sua Lista Civica è primo con il 53 per cento dei consensi.
Si profila il ballottaggio centrodestra-centrosinistra nei comuni di Brindisi, Messina, Pisa, Siracusa, Sondrio, Teramo, Viterbo. Il centrodestra se la vedrà invece con i Cinque Stelle a Terni: considerata la distanza tra i due candidati – 49,2 per Latini (cd) e 25% per de Luca (M5S) – a determinare la quasi scontata vittoria del primo sarà l’eventuale appoggio del centrosinistra (15%).
Il centrosinistra si aggiudica Brescia, dove l’amministrazione della città rimane nelle mani dell’uscente Emilio Del Bono (53,6%). Tra due settimane se la giocherà al ballottaggio con il centrodestra nei comuni di Ancona, Massa, Siena e Trapani, mentre ad Avellino la disputa sarà con i Cinquestelle.
Dunque, Lega avanti, con un risultato che trascina il centrodestra, mentre il Movimento Cinque stelle esce ridimensionato. E’ questa la prima fotografia del voto delle amministrative in oltre 700 comuni italiani di cui 20 capoluoghi di provincia, dove il centrosinistra tiene pur perdendo in alcune città importanti come Catania e Terni, anche se conquista Brescia.
Soddisfazione invece in casa Lega: “Cresciamo dappertutto – commenta a caldo il governatore del Veneto Luca Zaia – e abbiamo saputo trasformare il consenso politico in progetto”.
Che il Pd debba “cambiare” è fuori discussione, commenta via Twitter Paolo Gentiloni, “ma la notizia della sua morte era fortemente esagerata”. La tornata elettorale, che vede il calo dell’affluenza (ferma al 61,19% rispetto alle ultime omologhe col 67,24%), segna il ritorno di Claudio Scajola che nella ‘sua’ Imperia è il più votato e conquista il ballottaggio con l’altro candidato del centrodestra, Luca Lanteri in corsa per il ‘Modello Toti’. Vittorio Sgarbi si afferma a Sutri diventando sindaco per la seconda volta (dopo Salemi). Ad Anagni, Casapound conquista il ballottaggio e se la vedrà con il centrodestra. E sfida a due, e al femminile, sarà anche ad Imola dove si andrà al secondo turno il 24 giugno prossimo: Carmen Cappello, sostenuta dal Pd e dagli alleati, si ferma, infatti, al 42% e se la vedrà con Manuela Sangiorgi del Movimento 5 Stelle, che ottiene il 29,2%.
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