E’ rivolta tra gli impiegati e i vigili della Capitale. Con la parole d’ordine di “non toccate gli stipendi” stamattina circa 10.000 dipendenti del Comune di Roma si sono radunati, stamattina, in piazza del Campidoglio per protestare contro il taglio del salario accessorio, e che l’amministrazione Marino potrebbe sopprimere.
Presenti tutte le componenti: amministrativi, vigili urbani in divisa ed educatrici scolastiche, muniti di fischietti e striscioni dal contenuto durissimo nei confronti dell’amministrazione capitolina, nonchè i sindacati. Si va da “Dignità per i capitolini” a “Tagli ai dipendenti soldi ai consulenti?”sino a “Non pagheremo il vostro debito con i nostri stipendi”, “40 anni per fare gli asili nido 1 anno con Marino per distruggerli”, “No al taglio del salario accessorio”, “Marino sicuro di essere sicuro?”, “Non è accessorio ma necessario”. E c’è anche chi, come alcuni vigili del sindacato Sulpl, indossava t-shirt con su scritto “Grazie a Marino farò… il giocoliere al semaforo” o ancora “Grazie a Marino farò…il venditore di ombrelli”.
Un clima di altissima tensione che ha fatto registrare ovvie ripercussioni sul traffico cittadino andato in tilt per l’assenza nelle strade dei vigili urbani che fino alle 11 hanno garantito solo il servizio per gli incidenti stradali. Anche la polizia municipale, infatti, ha protestato in piazza del Campidoglio contro i previsti tagli in busta paga. Ovviamente, il disagio si è propagato ben oltre piazza del Campidoglio e piazza Venezia coinvolgendo il Lungotevere, San Giovanni, la tangenziale est e l’area del Vaticano, in particolare quella di piazza Risorgimento, meta di tanti turisti. Rallentamenti anche sul Grande Raccordo Anulare, in prossimità degli svincoli delle principali consolari e nel tratto urbano dell’A24. Solo attorno alle 11.30 la situazione ha cominciato a normalizzarsi.
In un clima così incandescente non potevano mancare anche episodi border line con la colluttazione. A piazza Venezia, tra un motociclista e alcuni dipendenti che stavano bloccando il traffico sotto al Campidoglio, si è sfiorato lo scontro fisico quando il centauro, ripartendo di scatto, ha trascinato con sé la telecamera di una reporter: per allontanarla l’uomo le ha rifilato un paio di calci.
Del resto, la posta in gioco è molto alta: «Non è possibile tagliare stipendi di 1.200 euro – si lamentano in tanti – perché significa mettere in dubbio la nostra sopravvivenza. Salario accessorio? Non stiamo prendendo soldi a pioggia ma per i servizi che offriamo a questa città». «Perché dobbiamo pagare noi con i nostri salari? Andassero a tagliare gli stipendi dei manager che prendono un sacco di soldi – sbotta una di loro – Marino non sta mantenendo le promesse fatte. Aveva detto che ci avrebbe valorizzato e invece…».
Nettissima, a tal proposito, la posizione assunta dai sindacati: «Quest’amministrazione è diventata offensiva: offende la città di Roma, le divise, le scuole, i municipi, le assistenti sociali. Noi le mani in tasca non ce le faremo mettere da nessuno». Così il segretario della Cisl Fp Giancarlo Cosentino, all’apertura dell’assemblea dei dipendenti di Roma Capitale in piazza del Campidoglio. Un dissenso montante che accomuna negli strali tanto l’amministrazione locale quanto il governo: «È vergognoso che un governo dà 80 euro al mese e un sindaco ne toglie 200». Quella di oggi «è la prima risposta che i dipendenti di Roma Capitale danno ad un’amministrazione che sempre di più non ci merita».
Ed ora cosa accadrà?
«Domani prima dell’inizio del tavolo con il sindaco Marino chiederemo se ci sarà o no il taglio degli stipendi. Se viene confermato ci sarà la rottura immediata dei tavoli e proclameremo lo sciopero», ha affermato senza mezzi termini Natale Di Cola, segretario della Fp Cgil di Roma e del Lazio.
Altrettanto esplicito il sindacato della Polizia locale: «Se non arriveranno risposte dalla riunione con l’amministrazione, da domani bloccheremo tutte le attività della Polizia locale e annunceremo lo sciopero» le parole del segretario dell’Ospol, Stefano Lulli, in piazza oggi insieme ai dipendenti capitolini.
Non si è fatta attendere la pronta replica del primo cittadino della Capitale il quale ha fatto sapere che: “Ho voluto inserire con molta determinazione le risorse economiche per il salario accessorio nel bilancio 2014. I dipendenti sanno molto bene che questi fondi ci sono. Ho sollevato il problema a livello nazionale perché non è una cosa che riguarda solo Roma, ma tanti comuni italiani. Credo che sia assolutamente importante avere un comportamento rigoroso e trasparente“.
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