Violenze domestiche ma anche incidenti stradali o calamità naturali: i traumi psicologici subìti da bambini aumentano il rischio di diventare un adolescente che abusa di droghe, come marijuana, cocaina, ma anche farmaci usati senza una ragione medica.
Lo conferma uno studio su quasi 10.000 adolescenti realizzato da ricercatori della Columbia University e pubblicato sul Journal of American Academy of Child and Adolescent Psychiatry.
Prima a documentare questi fatti in un campione di adolescenti, la ricerca è stata condotta su ragazzi degli Stati Uniti di età compresa tra 13 e 18 anni, il 36% dei quali ha riportato di aver avuto un qualche trauma prima degli 11 anni. In questi soggetti è stato rilevato un rischio di 1,5 volte più alto rispetto ai non esposti (rischio relativo: 1.50) di fare uso di marijuana, un rischio di quasi 3 volte più alto di utilizzare cocaina (2.78) e di quasi due volte maggiore per quanto riguarda farmaci da prescrizione (1.80) o altri tipi di droghe (1.90), anche in concomitanza.
“Abuso e violenza domestica sono risultati particolarmente dannosi per i bambini, aumentando le probabilità di ogni tipo di consumo di droga negli anni dell’adolescenza. Ma anche traumi dovuti a incidenti stradali, calamità naturali e gravi malattie avuti durante l’infanzia hanno mostrato avere un peso”, commenta l’autrice principale, Hannah Carliner, ricercatrice presso la Mailman School of Public Health della Columbia University. Anche avere un genitore che abusa di alcol, è emerso, può provocare effetti simili. “Un intervento psicologico precoce durante questo periodo critico dell’adolescenza – sottolinea la ricercatrice – potrebbe avere ampi vantaggi per la salute e il benessere degli adulti”.
La situazione italiana nell’ambito del consumo di droghe, traumi nell’infanzia a parte, è stata oggetto di uno studio ESPAD Italia 2015 dell’Istituto di Fisiologia Clinica del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pisa (Ifc-Cnr). I dati non sono affatto confortanti: sono oltre 650mila gli studenti delle scuole medie superiori che nel corso dell’ultimo anno hanno fatto uso di almeno una sostanza illegale (cannabis, cocaina, eroina, allucinogeni o stimolanti). Con un preoccupante ritorno dell’eroina addirittura tra i giovanissimi, in particolare i maschi 15enni. Lo studio ha coinvolto un campione di circa 30mila studenti italiani tra i 15 e i 19 anni. Analizzando i numeri dal 2010 al 2015 si rileva, in particolare, un modesto ma costante aumento dell’uso negli ultimi dodici mesi sia di cannabis (dal 22 al 27 per cento) sia di stimolanti (dal 2,3 al 2,7 per cento), se si considera invece il consumo frequente si riscontra un incremento dell’uso di cannabis (dal 2,5 al 3,5 per cento) e una sostanziale stabilizzazione del consumo di tutte le altre sostanze illegali (corrispondente a circa lo 0,6-0,7 per cento). In diminuzione invece, sia pur leggera, l’utilizzo di cocaina (dal 3 per cento al 2,6 per cento), di eroina (dall’1,3 all’1 per cento) e di allucinogeni (dal 2,7 al 2,3 per cento).
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