Domnica Cemortan, l’hostess che sulla nave naufragata al Giglio era addetta ad accogliere i turisti russi e che ha ammesso di aver avuto una relazione con Francesco Schettino, dalla sua pagina di Facebook lancia un ultimatum all’ex comandante della Costa Concordia:
«Ti do sei giorni per dire la verità su quello che è successo immediatamente dopo aver dato l’annuncio di abbandono della nave. Solo sei giorni!».
Il tono della ballerina moldava che la notte del 13 gennaio 2012 da crociera era in plancia a fianco del suo comandante, è perentorio e minaccioso. L’ultimatum è diretto proprio a lui che avrebbe omesso, a leggere il messaggio di Domnica postato su Fb il giorno 24 e che scade oggi, 30 settembre, una parte importante della verità.
Di quale verità si tratti, non si sa. Ma si può supporre. Nell’intervista rilasciata al settimanale Oggi, Domnica lascia trapelare che dopo aver dato l’annuncio di abbandono della nave Schettino sarebbe salito al ponte 11 della Concordia con lei e il maitre Ciro Onorato, per controllare la dritta della nave.
«Cosa siamo andati a fare lassù?» si chiede la donna. «Il comandante dice che doveva controllare il lato a dritta della nave, quello verso l’isola. Perché non si fece accompagnare da altri ufficiali o sottufficiali? Perché chiese di seguirlo solo a me, che mi occupavo di accogliere gli ospiti russi e Ciro Onorato, il maitre, che a bordo si occupava di ristorazione? Cosa potevamo capire noi delle condizioni della nave?».
Domnica Cemortan fa intendere quindi che ci sia una verità mai svelata dietro questo comportamento e lancia l’ultimatum a Schettino: «Altrimenti a parlare sarò io».
Al processo la 27enne ballerina moldava ha raccontato che quella sera cenò con il comandante e che dopo lui la invitò in plancia per seguire le manovre: “Rimasi sulla porta – ha detto in aula – tutto sembrava normale. Poi è successo quello che è successo…”. Cioè, l’impatto della nave con lo scoglio. A quel punto, ha raccontato Domnica, lei andò nella cabina di Schettino a cambiarsi e prese il computer del comandante: “Gliel’ho restituito la mattina dopo, sull’isola”.
L’ultimatum della bionda moldava è stato scovato da Oggi.it E ad Oggi.it la bionda Domnica ha rivelato che anche lei, come Schettino, sta scrivendo un libro. “Di punti oscuri ce ne sono ancora tanti – si è lasciata sfuggire – ma ho l’impressione che non si voglia andare a fondo”, perché “l’unica cosa che interessava era la mia relazione col comandante”. Quella che ammise in tribunale sotto il fuoco degli avvocati, pochi giorni prima di raccontarla di nuovo in lunghe interviste tv e sui giornali.
«Conosciamo esattamente tutti i movimenti di Schettino, cosa ha fatto quella sera, dove è stato e con chi, dal momento dell’impatto della nave con lo scoglio a quando è sceso dalla nave. Non credo che ci sia molto da aggiungere».
Questa la replica del procuratore di Grosseto, Francesco Verusio, alle dichiarazioni di Domnica.
Sarà nuovamente chiamata a testimoniare?
«Non è in programma – ha risposto Verusio – Intanto, il due dicembre ascolteremo Schettino, vediamo che cosa avrà da dire. Se poi Domnica Cemortan ritiene di dover aggiungere qualcosa, se riterremo che dovesse essere necessario, noi siamo pronti ad ascoltarla di nuovo».
, ha scritto la donna su Facebook lasciando intuire la presenza di particolari ancora nascosti sulla drammatica vicenda. Scomode verità ancora celate sul naufragio della Costa Concordia.
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