Due attentati a poche ore di distanza uno dall’altro hanno sconvolto sabato la tranquilla vita di Copenhagen. Omar Abdel Hamid El-Hussein, il giovane terrorista danese di origine araba con precedenti penali, autore delle due azioni terroristiche era stato scarcerato appena due settimane prima, dopo avere scontato una condanna per avere accoltellato un uomo nel 2013. Obiettivi delle azioni terroristiche sono stati il caffé Krudttonden, dove era in corso un dibattito sulla libertà di espressione alla presenza anche l’artista svedese Lars Villks, autore di alcune vignette su Maometto, che vive da anni sotto scorta per le minacce di estremisti islamici. Una persona è morta e tre poliziotti sono rimasti feriti. La vittima è il documentarista danese Finn Norgaard, 55 anni. Vilks si era detto convinto di essere l’obiettivo dell’attacco. Il secondo attentato, avvenuto presso la sinagoga, ha fatto un’altra vittima L’attentatore è stato invece abbattuto dalle forze dell’ordine. Il presunto killer “era conosciuto dalla polizia per una serie di atti criminali, inclusi gravi atti di violenza, ed era anche conosciuto per essere legato ad una gang”, ha ribadito la premier danese Helle Thorning-Schmidt. Thorning-Shmidt ha detto che niente indica che il giovane facesse parte di una cellula più ampia. La scelta degli obiettivi lascia tuttavia pensare che si sia trattato di un atto di terrorismo.
Al momento sono due gli arrestati sospettati di aver aiutato l’autore degli attacchi. Il legale di uno dei dei sospettati, Michael Juul Eriksen, ha detto all’emittente pubblica DR che i due sono stati accusati di aver dato rifugio all’attentatore e di averlo aiutato a sbarazzarsi dell’arma.
Sui social tante le proteste per la morte del presunto terrorista di origine palestinese, mentre sul luogo dove è stato ucciso sono stati lasciatimolti mazzi di fiori.Secondo quanto racconta una giornalista di Tv2 sul posto è poi arrivato un gruppo di persone che ha buttato i fiori da una parte, spiegando che tra i musulmani non è tradizione metterli ai morti. Al loro posto il gruppo ha messo un cartello con la scritta “Riposa in pace. Possa Allah essere misericordioso con te”. Sul posto è arrivata anche la polizia, prima che il gruppo si allontanasse gridando “Allah è grande” in arabo.
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