Il presidente della Repubblica Mattarella ha firmato, a quanto si apprende, il testo del decreto dignità, ora pronto per la pubblicazione in Gazzetta e l’invio alle Camere, che dovranno esaminarlo entro sessanta giorni.
La notizia arriva a poche ore di distanza dal via libera, intanto, dell’ufficio di presidenza della Camera alla delibera di Fico per il taglio dei vitalizi degli ex parlamentari (1.240 ex parlamentari). Uno “stop a vecchi e assurdi privilegi”festeggiato il piazza dai Cinquestelle e dai cittadini con palloncini gialli e champagne. Approvato in Parlamento il taglio dei vitalizi a 1.240 ex parlamentari: stop a vecchi e assurdi privilegi. Con la Lega, dalle parole ai fatti!”I Cinquestelle festeggiano, mentre le opposizioni (Forza Italia) avanzano dubbi di costituzionalità.
Intanto questa mattina d Agorà Estate, condotto da Monica Giandotti, in diretta su Rai3, il vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio ha annunciato “dopo il taglio dei vitalizi mi sembra arrivato anche il momento di tagliare il numero dei parlamentari”. Poi, incalzato su quali saranno i tempi per la realizzazione del taglio ha aggiunto: “Dobbiamo presentare la proposta di legge costituzionale, perché dobbiamo fare una modifica costituzionale. Ma è nel contratto di governo, vogliamo ridurre il numero dei parlamentari.”
“Oggi è un giorno di giustizia intergenerazionale”, dice il ministro per i Rapporti col Parlamento, Riccardo Fraccaro, intervistato dal Fatto Quotidiano. “Le buone pratiche sono contagiose: anche il Senato ci seguirà, quando hanno fatto qualche riforma era sempre solo pro-futuro”. Fraccaro esulta per il taglio dei vitalizi alla Camera e prefigura, da settembre, una stagione di riforme. “Si riparte dalle pensioni d’oro, ovvero quelle sopra i 4mila euro, se non giustificate dai contributi versati. Poi a settembre partiamo con le riforme costituzionali”., ribadendo l’intenzione di tagliare di un terzo il numero dei parlamentari “visto che siamo il Parlamento che in Europa ha più membri eletti: 200 senatori e 400 deputati possono bastare. Non tanto per le ricadute in termini di spesa – aggiunge – quanto per migliorare l’efficienza del processo decisionale”. Nel menu autunnale del governo giallo-verde, annuncia Fraccaro ci sarà anche “il referendum propositivo, l’abolizione del quorum per quello abrogativo, l’abolizione del Cnel“.
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