E’ stato presentato prima di Natale il ricorso con cui alcuni dei migranti che erano a bordo della ‘Diciotti’, la nave della guardia costiera italiana che il 16 agosto scorso ha soccorso 190 persone al largo dell’isola di Malta in quanto l’imbarcazione iniziava ad imbarcare acqua e il governo maltese non ne voleva sapere di intervenire pur trovandosi nella sua zona di ricerca e soccorso, attraccata infine nel porto di Catania dieci giorni dopo, chiedono un risarcimento danni al presidente del Consiglio e al ministro degli Interni. Il provvedimento, che riguarda 41 – tra cui un minore – dei 47 eritrei rimasti a bordo, è stato depositato al Tribunale civile di Roma dagli avvocati della Rete legale del centro Baobab Experience, coordinati da Giovanna Cavallo. La richiesta è motivata dall’essere stati costretti a rimanere a bordo diversi giorni. Secondo quanto si apprende da fonti del Viminale, il ricorso è stato presentato da uno studio legale a nome di 41 migranti, tra cui un minore, che erano a bordo della nave e che ora chiedono al premier Giuseppe Conte e al ministro dell’Interno Matteo Salvini un risarcimento tra i 42mila e i 71mila euro. Dei 41 migranti che si sono rivolti allo studio legale, dicono ancora le fonti del Viminale, 16 risultano essere nati l’1 gennaio. Dopo esser scesi dalla Diciotti, gli stranieri si erano poi rifugiati presso le strutture di Baobab Experience.
Contestualmente alla richiesta sopra dettagliata è stato presentato un ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo. L’udienza davanti al tribunale romano si terrà in primavera.
La notizia trapela proprio quando la Procura di Catania ha chiesto l’archiviazione per il premier Conte, per il vicepremier grillino Luigi Di Maio e il ministro per le Infrastrutture Danilo Toninelli, indagati tutti nell’ambito dell’inchiesta sul caso Diciotti. I magistrati hanno già notificato la richiesta a Palazzo Chigi quattro giorni dopo aver ricevuto dalla giunta del Senato, gli atti tra i quali c’era la memoria del ministro dell’Interno Matteo Salvini, indagato per sequestro di persona, nella quale i tre componenti dell’esecutivo hanno sottolineato che la scelta sulla nave Diciotti era di tutto il governo. Proprio ieri la Giunta del Senato ha respinto l’autorizzazione a procedere per Salvini.
Per nulla sorpreso il ministro dell’Interno Matteo Salvini, in questi giorni in Sardegna per il suo tour elettorale:
“Permettetemi di rispondere con una grassa risata, tutti nati il primo gennaio, tutti scomparsi, non prendessero in giro gli italiani, la pacchia è finita, i barconi non arrivano più, al massimo gli mandiamo un Bacio Perugina”,
ha dichiarato da Assemini (Cagliari).
Parla invece di strumentalizzazione nei confronti dei migranti Sabrina De Carlo, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Commissione Esteri della Camera:
“L’Italia ha rispettato ogni convenzione internazionale e dato cura ed assistenza a tutti i migranti della Diciotti, come hanno confermato gli stessi organismi internazionali. Spiace per loro, ma i 41 migranti che hanno chiesto un risarcimento si sono fatti strumentalizzare dai ‘soliti noti’ della politica che ha favorito il business dell’immigrazione”.
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *
Salva il mio nome, email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento.
Δ
Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
© Copyright 2020 - Scelgo News - Direttore Vincenzo Cirillo - numero di registrazione n. 313 del 27-10-2011 | P.iva 14091371006 | Privacy Policy