Via gli zuccheri, che non dovranno rappresentare più del 10% delle calorie ingerite ogni giorno, stesso destino per i grassi saturi aggiunti come il burro, e pochissimo sale: dopo un anno di diatribe e polemiche tra esperti e lobbisti delle varie industrie, sono uscite le nuove linee-guida alimentari del governo Usa che salvano la carne rossa, nonostante la forte presa di posizione da parte dell’Oms nei mesi scorsi.
Il documento, per la prima volta, indica negli zuccheri e nei cibi trattati con sali i nemici principali per una buona salute, salvando invece le uova: è caduta infatti la vecchia raccomandazione di limitare i cibi contenenti colesterolo in quanto non è provato aumentino i ‘grassi ‘cattivi’ nel sangue’. ‘Ok’ dei nutrizonisti persino al caffé, sino a 3-5 tazzine al giorno e nessun ‘bando’ diretto al consumo di carni rosse. La tavola degli americani – secondo le linee guida – dovrebbe contenere: frutta, verdure, cereali integrali, legumi, latticini magri, noci e nocciole, pesce e carni magre, olii.
Vale la pena ricordare che poco meno di un anno fa consulenti del governo Usa, medici ed esperti della nutrizione, consigliavano esattamente il contrario. Ovvero, un’alimentazione povera di carne rossa e una dieta di origine vegetale buona sia per la salute che per l’ambiente. Questo memento serve a riflettere sul fatto che sono veramente pochi le materie prime commestibili, fornite da madre natura, nocive per il nostro organismo. Piuttosto è bene applicare a tavola la regola del ‘di tutto un po” (non la somma di un poco di tutto, però), in maniera misurata e variegata.
Esiste la dieta ideale? Probabilmente no, ma esiste il mangiare sano, che prevede innanzitutto prodotti di stagione e non ‘primizie’ provenienti dai confini della terra. Ciascuno, poi, può diventare esperto nutrizionista di se stesso andando ad individuare nel tempo gli alimenti che possono produrre reazioni fastidiose come gonfiore, allergie o altre manifestazioni di intolleranza anche lieve. Una volta poi individuata la strada da percorrere, eliminando ad esempio l’ostacolo degli zuccheri – non di quelli presenti naturalmente in alimenti come frutta e latte, bensì di quelli che quelli che vengono aggiunti a cibi e bevande -, percorrerla con costanza:è la legge fondamentale dell’alimentazione.
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