Contro la recessione si mobilita la Bce che a sorpresa, per bocca del suo presidente Mario Draghi nel confermare che i tassi dell’Eurozona rimarranno inalterati con il tetto a 0,25 per cento, ha anche preannunciato la volontà di comprare sui mercati titoli degli stati membri. L’allarme stagnazione per l’economia ha finalmente convinto i vertici di Francoforte a fare il grande passo con buona pace dei niet della Germania rigorista della cancelliera Angela Merkel.
”La mia grande paura è una protratto periodo di stagnazione più lungo di quello che prevediamo nel nostro scenario di base”, ha detto il presidente, Mario Draghi, sottolineando ad esempio “che la disoccupazione resta molto alta”.
A livelli ormai insostenibili.
Di fronte ad un quadro così poco edificante Draghi ha annunciato che, di fronte alla bassa inflazione, Eurotower è pronta ad ”agire prontamente” e “non esclude un ulteriore allentamento della politica monetaria” con il consiglio direttivo pronto a “misure non convenzionali”. Ovvero con interventi diretti sui mercati.
E come segnale di apertura e disponibilità la Banca Centrale Europea ha lasciato il tasso d’interesse di riferimento invariato al minimo storico dello 0,25%. Sempre nella riunione di oggi Bce ha deciso di lasciare fermi anche il tasso marginale allo 0,75% e quello sui depositi a zero.
La ripresa nell’eurozona prosegue dunque su livelli bassi e comunque modesti mentre l’inflazione su base armonizzata europea, secondo stime della banca centrale “è attesa in ripresa ad aprile” dopo lo 0,5% di marzo, tenendo conto della volatilità dei prezzi nel periodo di Pasqua. Draghi ha poi aggiunto che nel corso dell’anno l’inflazione resterà “bassa”, prima di risalire a livelli più vicini al 2% l’anno prossimo.
Le reazioni del mercato alle parole del governatore della Bce non si sono fatte attendere con lo Spread in deciso calo con il differenziale di rendimento tra il Btp e il Bund tedesco che scende a 165 punti da 170 precedenti. Il tasso sul decennale del Tesoro è calato di conseguenza al 3,26%.
Buone notizie anche dai mercati azionari. Si rafforzano gli acquisti sulle Borse europee dopo l’intervento del presidente della Bce sulle nuove misure per rilanciare l’economia: Milano sale dell’1,2%, con solo Madrid (+1,6%) che fa meglio. In Piazza Affari, anche sulla discesa dello spread, accelerano le banche (Bpm +2,8%, Unicredit +2,7%, Intesa +2,4%). Si muove sempre molto bene Generali (+2,6%), mentre resta al palo Telecom.
Wall Street procede in rialzo con il Dow Jones e lo S&P 500 che toccano nuovi record storici. Il Dow Jones sale dello 0,14% a 16.594,19 punti, il Nasdaq avanza dello 0,10% a 4.280,30 punti mentre lo S&P 500 mette a segno un progresso dello 0,29% a 1.890,90 punti.
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