Due scuole di Cagliari sono in procinto di varare un progetto sperimentale di educazione ai cinque generi sessuali. A riferirlo, allarmati, sono alcuni genitori. Ma la notizia viene da Daniele Caruso, vice segretario regionale de ‘La Destra‘ Sardegna, e fa riferimento ad una determinazione del Servizio affari istituzionali del Comune di Cagliari, la 11214/2013 del 3 dicembre 2013, pubblicata su facebook di alcuni dirigenti di Forza Italia Giovani Sardegna. La determina, “Approvazione avviso pubblico e relativa manifestazione d’interesse per l’abbattimento degli stereotipi di genere ed alle differenze nelle scuole cittadine”, da realizzarsi nelle scuole primarie cittadine ubicate nelle municipalità di Pirri e nel quartiere di Mulini Becciu ha l’obiettivo di “contrastare gli stereotipi di genere che producono segregazione e limitano la piena espressione e realizzazione della persona, far riflettere i bambini sulla propria identità di genere e sulle proprie aspirazioni e desideri, far emergere come ogni bambino ha percezione di sé in base alla propria identità di genere”.
La determinazione del comune prosegue con l’obiettivo di “sensibilizzare per far riconoscere e comprendere i concetti di diversità, pregiudizio e stereotipo nella vita quotidiana e nella cultura diffusa, far riflettere sulle discriminazioni e sulla positività della ‘differenze’ e promuovere e diffondere la cultura di parità tra insegnanti, famiglie ed operatori scolastici coinvolti nel progetto, per attuare un percorso condiviso di decostruzione di logiche discriminanti e di promozione dell’integrazione delle differenze, combattendo le cause fondamentali della discriminazione di genere, degli atti violenti, misogeni ed omofobi”.
Attacca ‘ La Destra’ sostenendo che “se è una forzatura l’ educazione sessuale di giovani menti che al sesso ancora non pensano per natura, inculcargli l’esistenza di ‘generi sessuali’ che tali non sono, è per noi una forma di violenza psicologica che viola l’innocenza dei nostri figli per piegarla a ripugnanti interessi ideologici e propagandistici, con ‘ progetti sperimentali’ sui nostri figli. In attesa di capire se queste voci insistenti siano fondate – spiega Caruso – promettiamo fin da adesso un forte contrasto, con qualsiasi mezzo lecito e idoneo, a quella che sarebbe una insopportabile manipolazione della psiche di bambini e ragazzi”.
Interviene il consigliere comunale di Forza Italia Edoardo Tocco: “Trovo assurdo che il Comune di Cagliari imponga la propria politica culturale nelle scuole, senza nessun coinvolgimento delle famiglie, mascherandolo come tentativo di inclusione sociale. Certe risorse andrebbero spese per sostenere le famiglie e permettere alle scuole di tornare ad essere un centro di promozione e di crescita sociale”. Nella pagina facebook del gruppo ‘ No alla ideologia gender nella scuola primaria di Cagliari’ compare il pensiero di Stefano Zecchi in merito alle fiabe gay nelle scuole di Venezia. Un cagliaritano scrive: “Quando questi esperti saranno nelle scuole mio figlio resterà a casa”.
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *
Salva il mio nome, email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento.
Δ
Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
© Copyright 2020 - Scelgo News - Direttore Vincenzo Cirillo - numero di registrazione n. 313 del 27-10-2011 | P.iva 14091371006 | Privacy Policy