Non è tempo di pace per gli aeroporti di Roma. Il guasto di un radar a Ciampino, intorno alle 12.30 di stamattina, ha provocato ritardi, cancellazioni e dirottamenti a catena per molti voli in partenza o arrivo negli aeroporti dell’Italia centrale e meridionale.
Questa nuova disavventura arriva una decina di giorni dopo l’incendio che ha devastato il terminal 3 a Fiumicino, e appena un giorno dopo le nuove polemiche sull’inefficienza dei servizi di sicurezza nell’aeroporto più grande d’Italia, scoppiate dopo la fuga di tre nordafricani da un aereo in partenza durante le operazioni di respingimento alla frontiera.
Ironia della sorte, proprio stamattina il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio aveva commentato con ottimismo lo stato dei lavori sul terminal danneggiato dall’incendio.
Accompagnato dal presidente e dall’amministratore delegato di Aeroporti di Roma Fabrizio Palenzona e Lorenzo Lo Presti, dall’amministratore delegato di Atlantia Giovanni Castellucci e dal presidente dell’ENAC, Vito Riggio, il ministro aveva visitato il terminal intorno alle otto di mattina, pur senza poter entrare nei locali sequestrati della magistratura.
Tuttavia, il ministro aveva lasciato uno spiraglio di ottimismo: “Tutt’intorno i danni sono molto rilevanti. Devo dire, però, che i ripristini sono già assai avanti”, aveva dichiarato dopo la visita.
Come ha spiegato Riggio, il volume complessivo del traffico nell’intero scalo era già tornato a livelli pari, anzi superiori alla stessa giornata dell’anno scorso.
Poche ore dopo, il guasto di un apparecchio del centro di controllo radar gestito dall’ENAV all’interno del secondo aeroporto di Roma.
Il primo a denunciarlo è stato Massimo Deiana, assessore ai Trasporti della giunta regionale della Sardegna: “Tutto ciò causerà importanti disservizi e disagi anche sui collegamenti aerei da e per l’Isola”, ha dichiarato l’assessore.
L’ENAV ha confermato il disservizio, definito “un rallentamento nella presentazione dei dati radar” che ha reso necessario servirsi degli impianti di riserva.
Come si legge nel comunicato, “alcuni voli in arrivo a Fiumicino e Ciampino sono stati fatti atterrare su altri scali”.
“Il traffico in partenza, in entrambi gli scali, è stato rallentato. Il sistema è ora pienamente tornato operativo e il traffico aereo sta progressivamente rientrando nella normalità”.
Intanto, la procura di Civitavecchia ha iscritto cinque persone nel registro degli indagati nell’ambito dell’inchiesta sull’incendio del 6 maggio. Concorso in incendio colposo è l’ipotesi di reato formulata dal procuratore Gianfranco Amendola e dal PM Valentina Zavatto. Sono tutti dipendenti della ditta che aveva in appalto la gestione e la manutenzione degli impianti di condizionamento e di riscaldamento dell’aeroporto.
Secondo quanto accertato dai magistrati sulla base di filmati e conversazioni telefoniche acquisite agli atti, i cinque avrebbero lavorato nella sala E9, il locale di servizio da cui si sono propagate le fiamme: nei giorni che hanno preceduto l’incendio, per risolvere un problema legato a un quadro elettrico che tendeva a surriscaldarsi, i cinque, a turno, avrebbero attivato un climatizzatore portatile perché raffreddasse l’ambiente.
Il “pinguino”, però, a sua volta, si spegneva dopo un po’ per il troppo calore presente nella stanza, non essendo collegato all’esterno con un tubo. Gli accertamenti investigativi stanno proseguendo per individuare anche i responsabili della ditta.
Come persona informata dai fatti è stato sentito l’ingegner Marco Ghimenti, comandante provinciale dei vigili del fuoco di Roma. L’atto istruttorio si è reso necessario per comprendere quale sia l’attuale situazione, in termini di sicurezza, della stazione aeroportuale, se siano in funzione i presidi antincendio, tenuto conto che, a parte qualche estintore e rilevatori di fumo e calore, non ci sono porte tagliafuoco o sistemi automatici a pioggia. Al procuratore e al pm, interessati a capire se all’aeroporto vengono osservate tutte le prescrizioni a tutela dell’incolumità di chi vi lavora o vi transita, Ghimenti dovrà consegnare nelle prossimi giorni una relazione scritta.
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