Il cadavere di una donna è stato ripescato mercoledì pomeriggio nel canale della Giudecca tra Sacca Fisola e la sede dell’Autorità Portuale. Sul rinvenimento stanno indagando i carabinieri. Oltre ai militari sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco.
La salma è stata vista galleggiare intorno alle 16 dal pilota di un lancione. In quel momento il traffico nautico nella zona era molto intenso. I militari hanno dedotto che possa trattarsi di una donna solo dall’abbigliamento: il cadavere indossava degli stivaletti con un tacco e dei pantacollant di colore nero. Visto dalle imbarcazioni appariva più uno scheletro che un cadavere in quanto in gran parte si trattava di ossa. Scattato l’allarme sul posto, sono intervenuti i carabinieri del Nucleo Natanti e una squadra dei vigili del fuoco che hanno recuperato i resti del corpo.
Il cadavere è rimasto in acqua a lungo, sicuramente alcune settimane secondo quanto affermato dal medico legale. Sono parecchie le parti di cui si vedevano chiaramente le ossa dello scheletro. Inoltre mancano sia la testa che le braccia e questo, probabilmente, è dovuto alle collisioni con barche e altri natanti dato l’intenso traffico nel canale.
Senza volto, senza documenti e quasi senza un corpo: l’unico raffronto possibile per procedere all’identificazione sarà la prova del Dna.
F.B.
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