Con l’anno che sta per finire è tempo di bilanci anche per la tecnologia.
Dal chiacchierato Bitcoin, la moneta virtuale che negli ultimi giorni è andata alle stelle sfiorando il tetto dei 12 mila dollari perdendo il giorno seguente circa il 40 per cento del valore, agli scivoloni di Uber, l’azienda con sede in San Francisco presente in molti Paesi che fornisce un servizio di trasporto automobilistico privato attraverso un’applicazione mobile che mette in collegamento diretto passeggeri e autisti.
Dal grande ritorno del vinile, per riassaporare la magia dei vecchi dischi, al timido lancio degli occhiali connessi Spectacles di Snapchat, un giocattolo da 150 euro per riprendere la vita reale in mini-video da 30 secondi da condividere via chat e social network. Dall’iPhone X, l’ultima creatura di Cupertino fatto di solo schermo, così intelligente che sa rispondere a un tuo tocco, a una parola, persino a uno sguardo, alle continue falle nella sicurezza informatica.
Il 2017 si appresta a chiudere i battenti e anche per l’hi-tech, settore che solo un Europa grazie a cospicui investimento nell’ambito delle start up ha registrato un aumento dell’occupazione di tre volte superiore rispetto agli altri settori dell’economia, deve fare i conti con successi e flop decretati dai dati di mercato, dalla cronaca e dagli analisti.
Tra le notizie top dell’anno che si sta chiudendo ci sono i Bitcoin, la valuta digitale creata nel 2009 che tra alti e bassi è arrivata a toccare il valore di 20mila dollari; ma anche il grande ritorno del vinile con il 2017 che si chiuderà con vendite record pari o superiori ai dati registrati nel 1990.
Tra le debacle tecnologiche, i grandi attacchi di sicurezza informatica come Wannacry a NotPetya, che hanno paralizzato i pc mondiali e pure infrastrutture critiche come Chernobyl. Ma anche gli occhiali connessi di Snapchat, di cui si aspettava un boom tra i teenager, ma secondo The Information centinaia di milioni di esemplari sono rimasti nei magazzini.
Infine, fuori sacco, le performance del profilo Twitter di Donald Trump: ha dato del grasso a Kim Jong Un e ritwittato i video del movimento britannico di estrema destra (di cui uno era falso). Il presidente Usa è senza freni su Twitter dove ha oltre 40 milioni di follower. A novembre un impiegato al suo ultimo giorno di lavoro lo ha disattivato per 11 minuti.
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