“Nick o ‘mericano” come lo chiamano gli amici di Casal di Principe a poche ore dal defenestramento parlamentare è un fiume di veleni in piena. Il grande escluso ne ha per tutti: esterna affetto e stima per Berlusconi ma chi lo ha visto in queste ore dice che è pronto a farla pagare all’ex premier in casi di sentenza definitiva che gli aprirebbe le porte di Poggioreale. Si sente tradito, e non ha tutti i torti se guardiamo con un minimo di attenzione a quella strana e taroccata bilancia delle candidature del Pdl. Berlusconi e Alfano infatti nella selezione degli impresentabili (basti pensare a Verdini e Fitto) e degli improponibili (vedi Scilipoti e Razzi) è stato generoso con i suoi e decisamente ingrato con gli ex uomini di potere soprattutto di area An. L’
‘ex sottosegretario parla ai giornalisti dopo ore di grande tensione: “Ho lottato per la candidatura, ma non cerco l’immunità. Se no avrei accettato le offerte di altri partiti. non vendo la mia dignità per l’immunità”. E le frecciate al segretario Pdl e a Caldoro si sprecano. E di Bocchino dice: “E’ lui il vero referente dei casalesi”. Tutti sulla graticola dunque.
ciao a tutti!!!
L’arringa di Nicola Cosentino, deluso ed amareggiato, è rabbiosa anche se Verdini e Palma lo hanno convinto a smussare i toni e abbassare la guardia in materia di accuse.
Quanto al giallo delle liste, Cosentino tiene a precisare che non è ”mai scappato da niente e da nessuno” e “le liste sono state regolarmente consegnate nel primo pomeriggio”(di ieri, ndr).
”Continuo a rimanere fortemente vincolato al progetto del Pdl” aggiunge ribadendo che, “con il mio passo indietro il partito potrà ottenere un risultato im portante”.
Quanto alle accuse a lui rivolte, dice che vorrebbe andare in galera “ma a fronte di una sentenza”.
Alessandra Angeletti
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