(Ph. Flavia Bucci)
Alla Città del Gusto di Roma l’incontro di Gambero rosso con gli chef patissier più premiati d’Italia nel 2013.
Conferenza stampa informale, ognuno seduto ad un tavolo apparecchiato con due tipi di tiramisù, uno dei dolci italiani per eccellenza. L’innovazione si confronta con la tradizione. Due tecniche pasticcere, uno con zucchero cotto a filo e l’altro a bagnomaria, per rappresentare l’evoluzione della pasticceria mantenendo il gusto e la genuinità.
La pasticceria moderna deve essere quella che concilia il buono con il sano. Ecco perché i maestri pasticceri stanno studiando diverse tecniche ed ingredienti da mettere in pratica per coniugare il gusto con la qualità e il benessere. AMPI (accademia maestri pasticceri italiani) ed Italia zuccheri ieri hanno premiato le migliori pasticcerie d’Italia, il pasticcere emergente, il miglior packaging e il miglior sito in rete. Dieci le torte premiate, molto diverse fra loro, ma con degli unici comun denominatori: genuinità, concretezza, semplicità e sapore vero. Primo premio alla Pasticceria Veneto,di Brescia, capitanata dal guru dei nostri tempi, Igino Massari, seguita dalla pasticceria lombarda Besuschio, che vince anche il premio packaging e dalla terza classificata, la pasticceria di Padova, Biasetto. Il premio per la rivisitazione dei dolci classici quest’anno va al Millefoglie bar di Roma, di Andrea de Bellis, che rivisita uno dei capisaldi della grande pasticceria, il millefoglie. Nel suo “bar” dietro Campo dé fiori, il rettangolo di sfoglia viene montato a misura di palato: ciascuno sceglie la sua farcitura dai dispenser a vista.
Ma del boom del cake design cosa ne penseranno questi grandi chef della pasticceria? Abbiamo chiesto ad uno delle teste di serie, Luigi Biasetto che ci dice:
“Il cake design è pura imitazione e moda, che con l’Italia non ha nulla a che fare. Nasce dalla voglia di riempire il tempo libero delle mamme inglesi. A Londra nessuno sa che l’ultimo strato di torta nuziale del matrimonio più recente dei reali, viene conservato per le feste, bagnando di tanto in tanto il pandispagna con il liquore, per riproporre il dolce nuziale in altre occasioni. Questo non è certo indice di genuinità e vero sapore.”
Potrà mai avere una collocazione ben definita il cake design in Italia e prendere piede concretamente?
“La pasticceria italiana é qualità, che non si accosta con la pasta di zucchero che serve per creare torte alla moda. E’ puro gusto estetico e potrà avere un suo spazio in Italia solo tra le casalinghe brave nella manualità. Perché maestria nel modellare comunque ce ne vuole. La componente artistica c’è, ma quella della bravura nel fondere ingredienti e sapori genuini é questione di anni di studio.”
Nata e cresciuta a Roma, si laurea presso l'Accademia di Costume e Moda di Roma, trattando la propria tesi sulla "Nascita e l'evoluzione del giornalismo di moda". Curiosità, determinazione e voglia di crescere professionalmente caratterizzano il mio profilo.
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