Un segnale di ripresa per l’economia: gli italiani ricorrono di meno alla cassa integrazione. Questo porterebbe a pensare che si stia verificando una ripresa dell’offerta del mercato nel lavoro.
Secondo i dati diffusi dall’Inps, si è registrato un calo delle domande di disoccupazione (17% in meno rispetto a febbraio 2014), e una contemporanea diminuzione delle ore di cassa integrazione (un ribasso quasi del 44% rispetto a marzo 2014 e del 5% su febbraio 2015).
Questa tendenza “verso il basso” è principalmente dovuta al vero e proprio crollo della CIG in deroga ( Cassa Integrazione Guadagni), cioè a quegli interventi “di integrazione salariale a sostegno di imprese o lavoratori non destinatari della normativa sulla cassa integrazione”. Per carenza di stanziamenti infatti si è registrato una diminuzione del ben 91% per le ore autorizzate a marzo 2015, in confronto a marzo 2014 mentre, sulle CIG in deroga per il mese di febbraio, è stato segnalato dall’Istituto per la previdenza un calo di quasi il 50% delle stesse.
A risentire di questo “calo”, secondo i dati, sarebbero in realtà tutti i tipi di casse: nei mesi considerati abbiamo percentuali che vanno da un – 28% sul primo trimestre per la CIGO (cassa integrazione ordinaria) a un -8% rispetto al mese di febbraio per la CIGS (cassa integrazione straordinaria).
Per quanto riguarda le sole domande di disoccupazione arrivate all’Inps il “calo congiunturale” è stato del 40%.
P.M.
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