Dato ancora più preoccupate è che tra questo milione e rotti, quasi mezzo (491 mila) corrisponde a coppie con figli, mentre 213 mila sono monogenitore. Le famiglie considerate non percepiscono alcuno stipendio e, quando sono fortunate, possono fare affidamento su pensioni d’invalidità o di un genitore anziano, oppure rendite diverse tra le quali anche l’indennità di disoccupazione.
Ancora più inquietanti però sono i numeri della ricerca Istat nel dettaglio: le coppie con figlie senza reddito da lavoro, nel 2011, erano 320mila (- 170 mila rispetto al 2013). Ed è cresciuto anche il numero delle coppie senza figli e disoccupate: da 55mila a 83mila (+ 50%).
Inoltre in 24 mesi il totale delle donne single con figli è passato da da 120mila a 183mila. In rialzo anche i papà single: da 22mila a 31mila. Quanto ai single senza figli, nel 2011 erano 106mila uomini e 68mila donne. oggi invece rispettivamente 183mila e 112mila.
Lungo la Penisola si consolida il dato delle regioni del Mezzogiorno più interessate al problema: 589mila nuclei familiari senza lavoro, a fronte dei 343 mila al Nord, con 343mila, e 189mila al Centro.
I conti sono quelli dettati dalla crisi, se si tiene conto che anche i nuclei familiari dove tutti i componenti partecipano al mercato del lavoro con un’occupazione, pari a 13 milioni e 691mila, sono in calo di 281mila unità (-2%).
Proprio oggi è alla prova dell’aula di Montecitorio il primo tassello del Jobs Act del presidente Renzi, con misure su contratti a termine e apprendistato. Il decreto lavoro che approda oggi in aula alla Camera “accelera il beneficio in termini di occupazione della ripresa che si sta consolidando”, ha affermato il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, intervenendo a Radio Anch’io. Il Governo in questa settimana decisiva per il decreto lavoro e per le riforme, mentre il Movimento 5 stelle e Forza Italia attaccano l’esecutivo sul decreto Irpef: “non ci sono le coperture”, sostengono – è ora al banco di prova.
In settimana il presidente del Consiglio porrà al centro del dibattito anche la possibilità di introdurre al più presto gli aiuti alle famiglie dal punto di vista fiscale.
Giornalista per caso. Anni di ufficio stampa in pubbliche istituzioni, dove si legge e si scrive solo su precisi argomenti e seguendo ferree indicazioni. Poi, l'opportunità di iniziare veramente a scrivere. Di cosa? di tutto un po', convinta, e sempre di più, che informare correttamente è un servizio utile, in certi casi indispensabile.
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