Si estende a macchia d’olio in tutta Italia la protesta dei forconi. L’appuntamento era per questa mattina e sebbene partita in sordina, col passare delle ore, la protesta di camionisti, artigiani commercianti, gruppi spontanei di cittadini e nuclei organizzati di Casapound e Forza Nuova, le due organizzazioni di destra che hanno aderito e appoggiano le manifestazioni, ha assunto toni sempre più esasperati e violenti. Le diffide di prefetti e governo e l’invito del ministro delle infrastrutture Maurizio Lupi a non bloccare la rete autostradale pena il sequestro dei mezzi, non hanno avuto l’effetto sperato.
La protesta sta dilagando e sulle autostrade dove sono partiti decine di blocchi e nelle grandi città dove erano previste manifestazioni di protesta del “Coordinamento 9 dicembre” la situazione è tutt’altro che sotto controllo. Gli incidenti più gravi si sono registrati a Torino con lancio di bombe carta, molotov, sassaiole barricate e cariche della polizia. Ferito un carabiniere, Tensioni e qualche scontro anche a Genova, Imperia, Padova, Firenze, nel Veneto ed in Sardegna dove alla protesta partecipano anche allevatori e disoccupati.
Problemi per l’ordine pubblico nel centro sud dove le manifestazioni e la mobilitazione, partite da Roma e Napoli si stanno estendendo anche alla Calabria e alla Sicilia.
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