C’è voluto l’intervento della diplomazia americana, ma alla fine, a quanto pare, Lady Gaga chiuderà l’evento conclusivo dell’Europride, il prossimo 11 giugno. La conferma ufficiale è arrivata dopo che organizzatori e casa discografica hanno perfezionato l’accordo per portare la star nella capitale. Decisivo, nella trattativa, il ruolo svolto dall’ambasciata americana a Roma, che ha da subito preso a cuore le istanze della comunità Glbt italiana. Pochissimi i dettagli che trapelano sulla performance della cantautrice di origine italiana: quasi certamente canterà l’inno alla diversità Born this way accompagnata sul palco dal suo corpo di ballo.
Le voci sulla possibile presenza della regina della trasgressione avevano iniziato a rincorrersi da sabato. Per 48 ore, è stato un susseguirsi di mezze ammissioni e parziali correzioni. “La trattativa è quasi chiusa, chi parla di una nostra trovata pubblicitaria dimostra di non averla seguita”, dicevano invece con fermezza gli organizzatori, capitanati da Rossana Praitano, presidente del Mario Mieli 2, e Paolo Patané, presidente di Arcigay 3. Infine la nota ufficiale con la quale si conferma quanto anticipato: “Comitato Roma Euro Pride 2011 e Universal Music Italia sono lieti di annunciare la partecipazione di Lady Gaga alla parata finale dell’Euro Pride che si terrà sabato 11 giugno al Circo Massimo a Roma”. Una nota che, ovviamente, non pone fine alle indiscrezioni sulla sua performance. “Salirà sul palco e canterà Born this way”, fa sapere una fonte qualificata che conferma anche il particolare del suo intervento. C’è anche la possibilità che decida di sfilare in testa al corteo, anche se, in questo caso, le misure di sicurezza dovranno essere commisurate al calibro del personaggio. Si ragiona anche sul numero dei partecipanti al corteo finale: se, in un primo momento, l’obiettivo degli organizzatori era tra il mezzo milione e il milione di persone, adesso, fanno sapere, “il dato è destinato a raddoppiare”, fino a sfiorare i due milioni. A svolgere un ruolo chiave, nella febbrile trattativa conclusasi ufficialmente stamattina, è stato l’ambasciatore americano a Roma, David Thorne. L’arrivo di Lady Germanotta, insieme al suo corpo di ballo, è previsto per l’11 giugno. Insieme a lei, un nutrito staff – inclusi i tecnici che dovranno occuparsi di mettere a punto i dettagli tecnici, sul palco. L’esibizione – tenuto conto che il corteo partirà da piazza dei Cinquecento alle 17, per arrivare alle 20.30 al Circo Massimo – dovrebbe avvenire intorno alle 21. Subito dopo, lascerà la capitale con un jet privato: nessun pernottamento a Roma. “La sua presenza ha un valore enorme – dice Patané – e il merito è del governo degli Stati Uniti che è stato molto disponibile nel trasmettere le nostre istanze a Lady Gaga. Un’artista che non è una testimonial qualsiasi. E’ il più grande personaggio musicale del mondo e, nel puntare su di lei, non abbiamo fatto solo una valutazione mediatica. Ci siamo, infatti, basati sulla sua militanza, che le conferisce una credibilità assoluta come testimonial autentica, sul tema dei diritti civili e Glbt”.
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