Stavano tentando la fuga in Romania i tre banditi fermati e arrestati questa mattina in quanto esecutori della rapina nella villa dei coniugi Martelli a Lanciano, in provincia di Chieti. Si tratta di tre romeni che per fuggire stavano utilizzando proprio l’auto usata per l’assalto alla proprietà di Carlo Martelli e Niva Bazzan. La Golf nera è stata bloccata dai carabinieri dopo un inseguimento conclusosi in località Costa di Chieti dove è stata intercettata e speronata sulla fiancata del lato guidatore.I banditi avevano con sé 3.400 euro.
Ora è caccia al capo della banda che ha messo a segno la violenta rapina di domenica 23 settembre. L’uomo secondo la descrizione della vittima di una precedente rapina è un italiano, “forse è un pugliese”. Proprio da questa testimonianza c’è stata la svolta che hanno portato all’arresto dei tre romeni oggi. “Anche se ho visto solo occhi dietro un cappuccio e voci il capo forse è un pugliese e gli altri sono dell’Est Europa”, da detto il commerciante Massimiliano Delle Vigne ricordando il pestaggio subito.
Il ministro dell’Interno Matteo Salvini, firmatario del decreto (che porta il suo nome) su immigrazione e sicurezza, ha così commentato in un tweet l’arresto dei tre rumeni: “Coniugi massacrati a Lanciano, in manette tre rumeni che stavano fuggendo con i soldi rubati. Grazie alle nostre Forze dell’Ordine, queste bestie devono marcire in galera! #tolleranzazero”.
“La notizia mi rende più sereno e mi restituisce una maggiore tranquillità nel rientrare a casa. Adesso davvero non vedo l’ora”. Così Carlo Martelli – 69 anni, chirurgo cardiovascolare in pensione, fondatore dell’associazione Anffas, associazione nazionale famiglie di persone con disabilità – dal suo letto di ospedale dopo aver appreso dell’arresto di tre persone per l’assalto a lui e alla moglie, Niva Bazzan, in cui sono stati brutalmente picchiati e in cui lei ha subito la mutilazione di un orecchio. “Desidero recuperare al più presto la normalità della mia vita e la dimensione di riservatezza che l’ha sempre caratterizzata”, dice Martelli.
Ai coniugi di Lanciano, domenica scorsa, i quattro rapinatori non hanno risparmiato percosse e torture in pieno stile ‘Arancia Meccanica’: infastiditi e increduli per la mancanza di una cassaforte nell’abitazione, si erano dovuti ‘accontentare’ del contante prelevato al bancomat.
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