Stretta finale in merito al disegno di legge sulla legittima difesa. Il presidente della commissione Giustizia del Senato, Andrea Ostellari, esponente leghista nonché relatore del provvedimento, ha presentato ieri il testo base, ossia una sintesi delle otto proposte depositate, su cui si dispiegherà il successivo iter legislativo parlamentare. Il testo normativo dovrebbe approdare in Aula il 23 ottobre e di conseguenza avere il via libera del Senato già ad inizio novembre 2018, prima che cominci la sessione di bilancio.
“Perché chi si difende in casa non debba poi ritrovarsi in un’aula di tribunale“. Questo è il messaggio che la Lega ha voluto trasmettere in merito al principio di legittima difesa previsto dall’art.52 del codice penale. Se da un lato il legislatore cerca di mantenere una sorta di continuità con il passato consolidando sempre la proporzionalità della difesa nel momento in cui si agisce per respingere l’intrusione con violenza ( minaccia di uso di armi e di altri strumenti intimidatori. mezzi di coazione fisica in casa o nel luogo di lavoro), dall’altro si pone come obiettivo il restringimento del campo delle interpretazioni del giudice. Anche l’art.55 del codice penale sarà oggetto di modifica: si amplierà la formulazione dell’eccesso colposo prevedendo che non possa essere riscontrato se chi ha commesso il fatto per la salvaguardia della propria o altrui incolumità abbia agito «in stato di grave turbamento, derivante dalla situazione di pericolo in atto». Il provvedimento provvede inoltre un aumento delle pene per il furto in abitazione, per la violazione di domicilio e per la rapina.
Altra novità prevista dalla nuova legittima difesa è contenuta in una modifica al codice civile ed è relativa al risarcimento. Si stabilisce che l’aggredito non si possa trovare a subire cause di risarcimento per il danno né da parte dell’aggressore né da suoi familiari. Inoltre, nel caso di condanna per il reato di furto in abitazione e furto con strappo, la sospensione condizionale della pena deve essere comunque subordinata al pagamento integrale dell’importo dovuto per il risarcimento del danno alla persona offesa. Per velocizzare i processi, si prevede anche che la liquidazione dell’onorario delle spese sia a carico dello Stato che si assume l’obbligo di pagare le spese di difesa nell’ipotesi di assoluzione di chi ha esercitato la legittima difesa.
L’attuale provvedimento appare come un punto di incontro tra il Movimento 5 stelle e la Lega in ordine alla legittima difesa, una tematica fortemente delicata e sentita dalla cittadinanza a seguito del forte incremento dei fenomeni delinquenziali nel nostro Paese.
E.S.
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