Sempre in caccia di emozioni forti e trasgressive, come una sbronza low cost, l’estate in corso, tormentata da giornate di fuoco e acquazzoni devastanti, vuole caratterizzarsi attraverso una moda davvero singolare: assumere alcol per una via diversa da quella solitamente utilizzata, la via orale.
Proprio dalla Puglia, tristemente nominata sulle cronache dei giornali per diversi gravi episodi che hanno avuto per protagonisti i giovani e le discoteche, arriva la notizia dell’ultima Stravagante ma pericolosissima mania: il tampax alcolico, molto diffuso soprattutto a Gallipoli. Ne ha parlato nei giorni scorsi un autorevole quotdiano nazionale: “I ragazzi e le ragazze imbevono gli assorbenti interni di vodka. Il tampax viene poi indossato o per via vaginale o per via rettale e permette di assumere ‘comodamente’ una decina di shottini attraverso le mucose”. E’ specificato anche che bastano circa cinque minuti per avere l’effetto desiderato.
Ma non c’e’ niente di piu’ falso. La storia e’ vecchia, e’ stata ritirata fuori forse perche’ l’estate favorisce la circolazione di notizie tra il serio e il faceto. Qualcuno parla addirittura di un nuovo spaccio di tamponi alla vodka che le ragazzine userebbero per raggiungere più in fretta lo stato di ebbrezza e riuscire a passare indenni gli alcol test fuori dalla discoteca.
La bufala in questione è così grossa da essere doppia. Anche se non possiamo escludere che qualcuno ci abbia provato, dagli osservatori nazionali di controllo fino agli studi dell’Organizzazione mondiale della sanità, sappiamo molto degli usi e consumi dei giovani bevitori. Ma di tampax alcolici neanche l’ombra se non interrocando Google che riesuma articoli sui tampax alcolici usciti già nel 2011. Una presunta moda, quindi, che in quattro anni non ha certo spopolato, a conferma dell’infondatezza del sistema.
La diceria è anche scientificamente infondata: l’alcol che beviamo entra in circolo nel sangue attraverso le mucose dello stomaco dopo circa un’ora dall’ingestione, rimanendovi per diverso tempo prima di essere smaltito. Non basta quindi inserire dell’alcol nel nostro corpo per ubriacarsi. Tanto più che la quantità di liquido che può essere assorbito da un tampone oscilla tra i 20 e i 30 ml. «Anche ammesso che la mucosa della vagina possa assorbire più facilmente l’alcol – spiega la ginecologa Barbara Bonazzi – è improbabile che una dose così ridotta possa bastare a raggiungere lo stato d’ebbrezza. Anzi, il contatto con l’alcol può causare danni all’apparato». Proprio come ha raccontato su Huffington Post Canada Danielle Crittenden, che ha testato su di sé l’esperienza del tampax alcolico, con esito disastroso, doloroso e assolutamente inefficace.
Inoltre, dato ipoteticamente per certo che la pratica possa funzionare, non si capisce come questo dovrebbe invalidare i risultati di un alcol test che misurato l’etanolo assorbito dal fisico che attraverso il sangue passa nei polmoni e da li’ viene espirato nel palloncino raccoglitore.
A.B.
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