“Oggi propongo il primo di una serie di temi per una convergenza di governo. Tutti i partiti firmino adesso questo atto in cui si impegnano a votare la proposta di legge che dimezza lo stipendio dei parlamentari e introduce la rendicontazione puntuale dei rimborsi”.
A poco più di due settimane dal voto politico il tempo stringe e i partiti su una cosa convergono, sulla opportunità, dopo tante chiacchiere da bar e promesse irrealizzabili, di dichiarare – adesso o mai più – cosa intendano veramente fare una volta che, terminato lo scrutinio, si dovesse palesare la necessità di ricorrere agli apparentamenti per poter governare questo povero Paese.
Ieri sera l’ex Cav Berlusconi, ospite della trasmissione Porta a Porta, seduto alla stessa scrivania dove 17 anni fa (2001) firmò quello che definì ‘contratto’, ha siglato il suo ‘impegno con gli italiani’ (il ‘patto di San Valentino”, come gli hanno fatto notare in studio): “Mi siedo con emozione e mi impegno a lavorare al fianco del presidente del Consiglio per realizzare posti di lavoro”, ha detto l’ex premier dando lettura al documento di poche righe.
Oggi è il leader Cinque Stelle Luigi Di Maio a giocare la sua carta, quella che dovranno sottoscrivere eventuali altri esponenti politici se si accorderanno anche con il MoVimento per dare un governo: “Nessuna merce di scambio, semplicemente una convergenza su un tema che sta molto a cuore ai cittadini e che tutti a parole dicono di voler fare. Ora è il momento di far vedere che si fa sul serio visto che mancano esattamente 17 giorni al voto”.
“Abbiamo dimostrato che un parlamentare può vivere più che dignitosamente dimezzandosi lo stipendio – ha detto ancora Di Maio in un video pubblicato sul blog delle Stelle – I partiti si pappano il doppio dello stipendio e si intascano tutti i rimborsi senza rendicontare niente a nessuno”. “Chiedo a tutti i leader Bonino, Grasso, Salvini, Renzi, Berlusconi, Meloni, Lorenzin, non so se ne dimentico qualcuno, di firmare immediatamente questo atto d’impegno davanti ai cittadini”.
Nel documento mostrato da Di Maio (di seguito riportato) l’esponente del partito che volesse eventualmente sottoscrivere, in qualità di “capo politico, segretario, presidente, candidato premier” si impegna a “far votare in Parlamento a tutto il gruppo parlamentare che rappresento, una legge che dimezza le indennità dei parlamentari e introduce la rendicontazione puntuale dei rimborsi spesa”.
Giornalista per caso. Anni di ufficio stampa in pubbliche istituzioni, dove si legge e si scrive solo su precisi argomenti e seguendo ferree indicazioni. Poi, l'opportunità di iniziare veramente a scrivere. Di cosa? di tutto un po', convinta, e sempre di più, che informare correttamente è un servizio utile, in certi casi indispensabile.
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