Nei vasti territori scarsamente abitati degli Stati Uniti, dove far giungere la corrente elettrica non solo è antieconomico ma anche tecnicamente complesso, si è elaborato un sistema che appare semplice e risolutivo. Nel continuo via vai di treni che vanno su e giù, coast to coast, per le zone isolate degli States verrà istallato un dispositivo in grado di trasformare il movimento oscillatorio dei vagoni in energia elettrica. Questo accade perchè le oscillazioni dovute al dislivello delle vecchie rotaie, circa 2.5cm, viene trasformato da energia passiva a energia attiva. Il sistema “MMR-based Railroad Henergy Harvester” impedirà la dispersione dell’energia riutilizzandola per alimentare il treno stesso e risparmiare elettricità reimpiegabile per altri utilizzi. Ai più scaltri non sfugge il paradosso che si crea intervenendo solo sul treno e non su tutto l’apparato. Infatti se un treno viaggia su rotaie dislocate su di un piano non proprio omogeneo, consumerà molta più energia del necessario per avanzare. Secondo i ricercatori italiani “in termini energetici se il binario oscilla, il treno consuma più energia per la sua marcia e quindi sarebbe meglio lavorare su l’installazione corretta del binario ferroviario, limitando al minimo i cedimenti”. Naturalmente sostituire le vecchie rotaie può essere molto costoso, e questo rappresenta una soluzione pratica a breve termine, ma è certo che il futuro dell’energia passerà anche al suo recupero e reimpiego sfruttando le forze inerziali, come appunto l’oscillazione di un treno sino al romantico e naturale moto ondoso dei mari. E.S.
Nei vasti territori scarsamente abitati degli Stati Uniti, dove far giungere la corrente elettrica non solo è antieconomico ma anche tecnicamente complesso, si è elaborato un sistema che appare semplice e risolutivo. Nel continuo via vai di treni che vanno su e giù, coast to coast, per le zone isolate degli States verrà istallato un dispositivo in grado di trasformare il movimento oscillatorio dei vagoni in energia elettrica. Questo accade perchè le oscillazioni dovute al dislivello delle vecchie rotaie, circa 2.5cm, viene trasformato da energia passiva a energia attiva. Il sistema “MMR-based Railroad Henergy Harvester” impedirà la dispersione dell’energia riutilizzandola per alimentare il treno stesso e risparmiare elettricità reimpiegabile per altri utilizzi. Ai più scaltri non sfugge il paradosso che si crea intervenendo solo sul treno e non su tutto l’apparato. Infatti se un treno viaggia su rotaie dislocate su di un piano non proprio omogeneo, consumerà molta più energia del necessario per avanzare. Secondo i ricercatori italiani “in termini energetici se il binario oscilla, il treno consuma più energia per la sua marcia e quindi sarebbe meglio lavorare su l’installazione corretta del binario ferroviario, limitando al minimo i cedimenti”. Naturalmente sostituire le vecchie rotaie può essere molto costoso, e questo rappresenta una soluzione pratica a breve termine, ma è certo che il futuro dell’energia passerà anche al suo recupero e reimpiego sfruttando le forze inerziali, come appunto l’oscillazione di un treno sino al romantico e naturale moto ondoso dei mari.
E.S.
Napoletano, 44 anni, giornalista professionista con 17 anni di esperienza sia come giornalista che come consulente in comunicazione. Ha scritto di politica ed economia, sia nazionale che locale per diversi giornali napoletani. Da ultimo da direttore responsabile, ha fatto nascere una nuova televcisione locale in Calabria. Come esperto, ha seguito la comunicazione di aziende, consorzi, enti no profit e politici. Da sempre accanito utilizzatore di computer, da anni si interessa di internet e da tempo ne ha intuito le immense potenzialità proprio per l'editoria e l'informazione.
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