‘No al razzismo, sì Adria integrata’. La scritta, comparsa sullo scontrino di un bar di Adria, in provincia di Rovigo e postata da alcuni clienti sta facendo il giro dei social. L’iniziativa segue quella di un imprenditore della stessa regione che nei giorni scorsi ha acquistato le pagine di alcuni giornali per lanciare un messaggio in favore dell’integrazione.
“Invece dei soliti ‘arrivederci’ o ‘grazie’ ho pensato di usare gli scontrini come veicoli di messaggi sociali”. Nasce così l’idea, a Francesco Beghello, 55 anni, di porre sulla carta termica fiscale del registratore di cassa del suo bar, ‘Lo spiffero’ di Adria, la scritta pro integrazione.
Il titolare dell’esercizio pubblico si è già distinto in passato per altre battaglie sociali: nell’agosto del 2015 ha buttato fuori dal suo bar le slot machine, responsabili di avere gettato tanta gente nella disperazione. E, ancora, prima dello scontrino pro integrazione ha messo a disposizione una ‘bici di cortesia’ e un fasciatoio per bambini. Inoltre la rete wi fi nel suo bar è gratuita come lo scambio di libri chiamato ‘book crossing’. Il proprietariode ‘Lo spiffero’ ad Adria,è originario di Chioggia e vive ad Adria dal 1999. Nella serata di ‘Adria d’estate’ dedicata alle associazioni di volontariato è stato premiato per aver ideato e perseguito nella propria attività commerciale iniziative di solidarietà rivolte all’integrazione.
«Quando sono venuto qui c’erano due slot machine – spiega – che ho tenuto perché con i soldi pagavo l’affitto del locale. Ma non le sopportavo. Vedevo gente spendere, rovinarsi mentre aumentavano i loro avevano problemi di arrivare a fine mese». Sei mesi prima del rinnovo di contratto, Begheldo ha fatto una lettera di recesso alla ditta fornitrice perché non le voleva più. Al loro posto sono appesi i disegni di bambini dai 3 ai 7 anni, figli degli avventori a cui Beghello dà fogli bianchi e pennarelli per disegnare. “Un modo anche per tenerli buoni”, confessa.
Quanto alla scritta ‘No al razzismo, sì Adria integrata’ sullo scontrino di cassa, a Begheldo l’idea è venuta dall’eco che i media hanno dato nei giorni scorsi ad alcuni episodi configurati come atti di intolleranza: «Ho creato questo slogan – dice il gestore de ‘Lo spiffero’ – perché credo che sia possibile guardare con occhi positivi all’integrazione. Certo, chi arriva qui deve adeguarsi alle nostre leggi. Io abito ad Adria e molte volte la pizza la prendo dall’amico marocchino. Ho tanti clienti rumeni che lavorano nei cantieri navali Vittoria e sono brave persone». «Qui ad Adria – osserva ancora- non ci sono stati casi particolari. Ma sono stato colpito da quello che leggevo sui giornali o sentivo in televisione”. Beghello non è legato ad alcun partito o movimento “ma sono attento – dice – ai problemi sociali. E sfrutto il bar per metterli al centro dell’attenzione dei clienti».
La Croce Verde è rimasta affascinata da questa sua iniziativa e ha messo un post su Facebook con lo scontrino, così e nata l’idea di premiarlo da parte della consulta del volontariato e dal Comune.
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