Come un grande vino, inebriante, suadente, soprattutto orientale, il profumo di tendenza sembra essere l’Oud che deriva da una resina di una radice rara. Molti i nomi dell‘alta moda che hanno strizzato l’occhio a questa eccellenza del profumo, poche le produzioni che ne utilizzano concentrazioni di rilievo, dato che il costo della resina, pare sia intorno ai 35.000 euro al litro.
Abbiamo incontrato una delle eccellenze di queste produzioni medio orientali che stanno conquistando reali e sceicchi ma anche occidentali che scoprendolo nei Mall di Dubai, impazziscono per questa fragranza: Oud di The Spirit of Dubai.
Asghar Adam Ali, titolare di Nabeel, il produttore di questa pluripremiata fragranza, ci parla delle sue “cuvée” e di come un profumo può contribuire ad un equilibrio positivo tra culture così diverse.
Recentemente è stato ospite alla fiera “Esxecence, il profumo dell’eccellenza” tenutasi a Milano nell’area del Mall. Un evento questo, giunto alla sua 3° edizione, dedicato alla “Profumeria d’Arte”.
Asghar Adam Ali commenta: “Milano è stata un’esperienza fantastica, …siamo molto orgogliosi dei risultati e della rispondenza del pubblico. Si è dimostrata una buona opportunità per promuovere in Italia questa eccellenza e farla conoscere ad un pubblico più vasto”
Qual è la vostra politica promozionale, i vostri prossimi step per la distribuzione in italia?
“Vogliamo promuovere il nostro prodotto in Italia ed in tutto il mondo! Attualmente in Europa siamo presenti solo a Londra, ma stiamo cercando un distributore per l’italia; abbiamo trovato diversi candidati che valuteremo presto, siamo molto contenti dei risultati raggiunti”.
Spirits of Dubai e “Spirits of Europe”: come vede la convivenza? Ambedue volti dello stesso piacere?
“Credo che possa esserci tranquillamente una convivenza pacifica, Dubai non rappresenta il mondo intero ma ha un forte appeal creato in questi anni con una politica positiva volta a creare una porta di ingresso privilegiata verso il mercato globale”
Dubai sempre più vicina e più attraente, araba ma con un appeal fortemente occidentale, dove si può trovare una felice convivenza fra tradizione e futuro e tra culture diverse. Come è stato possibile raggiungere questi risultati? Ritiene possibile che in futuro altri paesi possano affrontare l’Occidente positivamente come gli Emirati Arabi in un clima di rispetto e di interesse reciproco?
“Dubai è cresciuta in modo esponenziale in questa direzione, e questo grazie alle politiche economiche degli emirati e dei governanti, in particolare il primo ministro Sheikh-mohammed-bin-rashid-al-maktoum, ciò è stato possibile soprattutto grazie a lui e sicuramente e rappresenta un buonissimo esempio da seguire per gli altri paesi orientali;noi, siamo orgogliosi di conservare il livello della fama e dell’ immagine conquistati, questo è quello che cerchiamo di fare, essere spunto ed esempio per altri paesi”.
La città sarà anche sede dell’EXPO 2020, dal tema ‘Connecting Minds, Creating the Future’ (Unire le Menti, Creare il Futuro).
Audrey Barros
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