Immigrati violenti, che non rispettano le donne e le utilizzano per i loro più primitivi appetiti sessuali strappando alle vittime i vestiti in strada, dietro una pompa di benzina, oppure gettandole sulla spiaggia e trascinandole in acqua se la sabbia ostacola la penetrazione, il piacere dei violentatori quindi.
Ma qualcuno si è mai chiesto se questi bruti, che vengono da lontano, sono al corrente degli usi e costumi occidentali? Perchè “non possiamo pretendere che un africano sappia che in Italia, su una spiaggia, non si può violentare, probabilmente non conosce questa regola”. Questa frase ‘è stata pronunciata dall’avvocato Carmen di Genio, membro del Comitato Pari Opportunità della Corte d’Appello di Salerno.
In effetti per chi viene dall’Africa, ancora oggi oggetto di tante guerre intratribali, addirittura di genocidi a motivo delle diverse etnie, dove gli abusi e le sevizie sessuali sono una prassi più che consolidata, dove i soldati per violentare, struprare e vendere non fanno differenza se sotto mano hanno una donna oppure una bambina, è difficile immaginare che la nostra cultura è un ‘tantino’ diversa dalla loro. Una cultura che non contempla l’utilizzo della brutalità per approcciare una persona dell’altro sesso. Anche se pure qui, in Italia, non scherziamo con gli oltre 6 milioni e mezzo (dati Istat) di donne che hanno subito violenza almeno una volta nella vita. In famiglia, sul posto di lavoro, per la strada.
A questo, al fatto che i migranti non vengono istruiti su come avvicinare una donna e fare amicizia con lei, forse nessuno aveva pensato prima. E la frase ‘ad effetto’ uscita dalla bocca di Carmen di Genio si spiega proprio con questa ‘disattenzione’ tutta nostrana verso gli usi e i costumi di chi da noi arriva dopo avere affrontato tante peripezie e per questo ottiene un’attenzione particolare e un permessomumanitario a scadenza molto lunga.
Intervenendo il 13 settembre scorso al Convegno Nazionale sulla sicurezza e la legalità, l’avvocatessa ha parlato di Stato di diritto, di difetti di legge mancante in alcuni Paesi, di terrorismo e di integrazione. Poi l’uscita a sorpresa che ha provocato numerose polemiche e che è non è passata inosservata a Denuncia.it.
Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia, ha giudicato incommentabili le dichiarazioni e chiesto che Di Genio sia allontanata dal comitato di cui fa parte. “Ho presentato un’interrogazione al ministro della Giustizia perché vigili su questa estromissione che deve essere immediatamente attuata. Ma chiedo anche all’Avvocatura di cacciare un suo esponente che non è certamente in grado di svolgere la delicata funzione di difesa di chicchessia. La mancata conoscenza delle leggi, l’inadeguatezza che queste parole assurde lasciano trasparire impongono la sua radiazione dall’Ordine degli avvocati. Mi recherò personalmente a Salerno per vigilare su questo episodio incredibile”.
“Se andiamo avanti così – rincara Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato – tra poco a sinistra arriveranno a sdoganare il resto di stupro se commesso da immigrati. Le parole pronunciate dall’avvocato Carmen Di Genio, superano ogni limite. Avendo fatto arrivare oltre mezzo milione di immigrati africani in Italia nell’ultimo triennio di Governi del PD dobbiamo dare loro ‘licenza di stupro’? Sono allibito, anche dal solito silenzio della Boschi che al Governo avrebbe la delega alle Pari Opportunità, ma forse lo ignora…”.
Sul caso è tornato anche Matteo Salvini, che pure ieri aveva già condannato le parole della Di Genio: “È avvocato e donna, quindi provo un doppio sconcerto. Ma, d’altronde, abbiamo la Boldrini che dice che i migranti portano il loro stile di vita. Il problema, dunque, sta in alto”, spiega all’AdnKronos il segretario della Lega Nord.
A.M.
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