La grave aggressione a sfondo politico nella centrale strada palermitana, distante qualche decina di metri dal negozio dove Ursino esercita la sua attività di tatuatore, è accaduta intorno alle 19, coi negozi ancora aperti e gente lungo il marciapiede. Gli aggressori erano vestiti di nero e avevano i volti coperti da sciarpe; tra loro, secondo i testimoni, c’era una ragazza che ha ripreso il pestaggio con un telefonino.
Sarebbero cinque le persone individuate dalla Digos nell’ambito dell’indagine sull’aggressione a Ursino. La polizia sarebbe arrivata ai presunti responsabili del pestaggio, legati alla “sinistra antagonista”, esaminando le immagini di alcune telecamere della zona. Questa mattina sono stati perquisiti i locali dello studentato “Malarazza” di via Cavour. L’aggressione – Ursino è stato imbavagliato, legato con del nastro adesivo e malmenato in pieno centro – è stata rivendicata con una email inviata ad alcuni organi di informazione insieme al video del pestaggio realizzato da una ragazza del “commando” con uno smartphone. Nel video si sente la voce della giovane che ripete “è uno scherzo” e i lamenti della vittima.
Nel pomeriggio di ieri, prima dell’aggressione a Ursino, Forza Nuova aveva diffuso un comunicato per rispondere al Forum antirazzista di Palermo (una ventina di sigle, tra le quali l’Anpi) che aveva inviato una lettera a questore, prefetto e sindaco chiedendo di non autorizzare il comizio del leader di Forza Nuova, Roberto Fiore, previsto sabato prossimo nel capoluogo siciliano.
«Al di là del presunto “pericolo fascista”, questa campagna elettorale – si legge nel comunicato di Forza nuova, precedente all’aggressione di stasera – è evidentemente contrassegnata dalla intimidazione costante, esercitata in forme diverse da sinistre istituzionali e centri sociali nei confronti di chi non la pensa come loro. A Palermo ieri sera, sotto casa di uno dei candidati di Forza Nuova alle politiche, ha stazionato per ore un gruppo di dieci persone armate. Non vogliamo un ritorno al clima degli anni ’70/’80, ma non è nostro costume tirarci indietro se è questo che si vuole: l’importante è che si rispettino proporzioni numeriche onorevoli».
In serata una rivendicazione dell’agguato a Ursino è stata inviata agli organi di stampa insieme al video del pestaggio dove si sente la voce della giovane che ha filmato ripetere “è uno scherzo!”. Nella nota, anonima, si legge invece: «Chi afferma che esista una “minaccia fascista” a Palermo come in tutta la Sicilia, dovrà ricredersi. Sul territorio palermitano esiste chi ripudia il fascismo e non ha timore di lottare per bloccarlo e schiacciarlo, a partire da questi protagonisti del forzanovismo, guerrieri a parole, violenti nelle immagini che evocano forse, ma incapaci di proteggere la propria incolumità e di conquistare qualsiasi forma di potere politico. Palermo è antifascista, nelle pratiche e nella quotidianità di chi la vive. A Palermo non c’è spazio per il fascismo».
A Perugia, un uomo di 37 anni è stato invece accoltellato, in maniera non grave, mentre stava affiggendo dei manifesti elettorali di ‘Potere al popolo’. A Roma, invece, imbrattata la base di una lapide commemorativa a Aldo Moro.
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