Raffaele Balzano e Rosina Pulitati sono stati condannati a pagare 822.055 euro per risarcire il ragazzo che i loro figli aggredirono nel 2008 massacrandolo di coltellate. Elemento scatenante dell’aggressione, la poco dimestichezza con la chitarra del ragazzo cooptato in una band di quartiere. Durissimi i giudici che accusano i genitori di “Evidente carenza o inefficacia di un’educazione al rispetto dell’altro e all’attenzione e ai desideri altrui”. Una sentenza atipica che ha già iniziato a far discutere. Ma ecco i fatti. Nel 2008 i due fratelli Balzano, Cristina e Andrea, suonavano nella band ‘Soul Cry’ insieme ad Alessandro, un amico di Andrea. Specialmente tra Cristina e Alessandro non corre buon sangue, tanto che battibecchi e litigi diventano sempre più frequenti. Andrea, da parte sua, comincia ad avere un’ansia sempre più pressante ovvero che l’amico importuni la sorella. Come dirà poi lui stesso “cercava sempre di toccarla”. Perché non sciogliere la band allora? O trovare un sostituto per Alessandro?
Non si sa. I fatti però ci dicono ancora che il 6 dicembre 2008 i due fratelli andarono alle prove con un coltello da cucina nella borsa. Coltello che usarono per colpire quaranta volte Alessandro, in un tratto buio di strada che percorrevano insieme per tornare a casa (abitavano nello stesso isolato).
Alla polizia inizialmente diranno che l’amico aveva tentato il suicido. Alessandro però si salva per miracolo, dopo diversi interventi chirurgici, ma rimane invalido al braccio e alla mano sinistra. Il processo dei fratelli Balzano per tentato omicidio, aggravato da premeditazione e futili motivi, si è concluso con la condanna a 6 anni per Cristina (le perizie le riconoscono la seminfermità mentale) e le “messa in prova” di Andrea, che all’epoca dei fatti era minorenne. Ma la storia non finisce qui!
Perché la famiglia di Alessandro pretende un risarcimento. “Doverlo aiutare a spezzare il pane e a tagliare una bistecca, vedere la sua testa piena di buchi e i capelli che non crescono più, seguirlo per la fisioterapia e accompagnarlo dallo psicologo: è uno strazio per un genitore”, dice Giuseppe D., il papà.
Il tribunale di Genova gli da ragione e condanna i coniugi Balzano a pagare 822 mila euro per le loro oggettive carenze educative che sarebbero la causa della “ grave immaturità sul piano cognitivo e sul piano affettivo” di Andrea e la sua personalità “disarmonica con tratti narcisistici, antisociali, istrionici”.
C.D.
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