Ha dell’incredibile la reazione del mondo politico, e all’interno della stessa Rai, alla decisione di affidare la conduzione di ‘Uno Mattina Estate’ a Roberto Poletti. Alla vigilia delle nozze d’argento con l’ordine dei giornalisti, al quale è iscritto dal 1995, Poletti ha un passato da direttore di Radio Padania, mentre in Mediaset ha fatto l’inviato per conto di Paolo Del Debbio.
Ma quello che marchia a fuoco il suo curriculum è l’avere scritto la prima biografia di Salvini, l’essere stato di conseguenza molto vicino al leader della Lega, nonché vicepresidente del Consiglio, nonché ministro dell’Interno. Tutto questo vale l’ insurrezione in Rai e il forte risentimento del Pd, scopertosi improvvisamente casto e puro.
La nomina di Poletti è l’ultimo ‘caso Rai’, ma dobbiamo considerarlo solo l’ultimo espediente per accendere una nuova polemica, tra TV e politica. Per di più, in un servizio pubblico nel caos più totale e con una sempre più esigua offerta di programmi per i suoi spettatori ‘paganti obbligati’.
Passino le accese polemiche, soprattutto dagli oppositori del governo gialloverde – per il Pd si è’ ‘scaldato’ per primo il deputato Michele Anzaldi scandalizzato per la trasformazione del rotocalco in onda su Rai Uno dal 1986 in “Uno Salvini”.
Ma quello che più sconcerta è l’arroganza di Usigrai, il sindacato interno a viale Mazzini, che definisce l’ingresso di Poletti nella programmazione d’intrattenimento in edizione estiva “uno schiaffo ai 1700 giornalisti Rai e agli oltre 200 che da tempo attendono il ‘giusto contratto’ giornalistico”.
Come? Proprio loro parlano di “insulto” nei confronti dei giornalisti Rai e hanno il coraggio di invocare “trasparenza e meritocrazia con una nuova selezione pubblica”? Proprio loro, che ben conoscono (perché lo hanno avallato e perché, magari, sene sono giovati) l’andazzo delle assunzioni in Rai nei passati decenni, o, meglio, le infornate di amiche, amichette, parenti e affini ?
“È’ triste e drammatico vedere la Rai, che è patrimonio pubblico dell’intero paese, utilizzata per concedere favori e guadagnarsi le indulgenze da parte del potente di turno”, ha dichiarato la consigliera d’amministrazione Rita Borioni. Finché c’è stata la sinistra al governo andavano bene i vari Floris, Santoro e Fazio. Che poi non sono neanche tutti giornalisti, dal momento che il conduttore di ‘Che tempo che fa’ da tre anni non è più nella lista dei pubblicisti . Fortuna che c’è chi si è chiesto – come alcuni esponenti di Pluralismo e Libertà, la terza forza sindacale nel Lazio, con diversi rappresentanti in Rai – perché si alzino le barricate per Poletti e non per Lerner, che pure non è interno in Rai. Se l’è chiesto Mentana: ” Perché lui si, è Poletti no?”
Servono talento e nuovi programmi, serve creatività, innovazione, competenza e coraggio per fare una buona televisione. Lo dice la consigliera Borioni. E chi non è d’accordo su una distribuzione di cariche, conduzioni e contratti che rispetti criteri di merito e capacità professionale? Bisogna pure che da qualche parte si cominci a raddrizzare il timone della grande ammiraglia Rai alla deriva ormai da diversi anni.
Se su Marcello Foa la discussione è aperta – il manager non rinuncia né alla presidenza della Rai né di RaiCom, la consociata di viale Mazzini che gestisce la distribuzione e la commercializzazione nel mondo dei programmi: resta controllore e controllato, un particolare su cui non molla di un millimetro il Movimento 5 Stelle – su Roberto Poletti, ormai alle soglie del suo debutto (il 17 giugno) ad “Uno Mattina Estate” il dibattito è più recente e ancora aperto. La stessa Lega non si sta affannando più di tanto a difesa del suo manager, mentre l’amministratore delegato della Rai, Fabrizio Salini, ha adottato subito una strategia pilatesca. “L’intenzione è sempre valorizzare le risorse interne – ha dichiarato – tanto è vero che ho mandato una nota ai direttori di rete ma poi rispetto la loro autonomia”.
La cornice alterata dei rapporti tra politica e informazione questa volta dipende da un governo che ha cambiato colore e strategia.
Alessandra Binazzi
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *
Salva il mio nome, email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento.
Δ
Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
© Copyright 2020 - Scelgo News - Direttore Vincenzo Cirillo - numero di registrazione n. 313 del 27-10-2011 | P.iva 14091371006 | Privacy Policy