Non ha bisogno di alcun bastone come ausilio per una camminata stile nordico. Ma, soprattutto, lo ‘Smartphone walking’ non è uno sport. E’ piuttosto la brutta abitudine, condivisa da tanti di noi – 6 persone su 10 – di camminare distratti mentre gli occhi leggono sul telefonino l’ultimo messaggio e le nostre dita rispondo ritwittano una notizia.
Il popolo di chi pratica ‘smartphone walking’ aggirandosi con lo sguardo fisso allo schermo e mettendo in serio pericolo l’incolumità propria e altrui, ha una percentuale così elevata da ritenersi preoccupante: oltre il 53% degli italiani, distribuiti in particolare nelle grandi metropoli come Milano (61%) e Roma (58%), e principalmente da manager (65%) imprenditori (62%) tra i 30 e i 45 anni e studenti (58%) tra i 16 e i 29.
E’ quanto emerge da un esperimento sociale condotto da ‘Found!‘, la prima story engagement factory in Italia, che ha utilizzato più di 5.000 segnalazioni raccolte grazie agli osservatori sparsi per le 5 maggiori città italiane, oltre che su un panel di 25 esperti tra psichiatri e sociologi, con l’obiettivo di esaminare quali siano i comportamenti tecnologici urbani più pericolosi.
La tecnologia, soprattutto il ramo dell’informatica che sforna a ritmo frenetico computer e cellulari sempre più all’avanguardia (soprattutto nel prezzo), ha i suoi pro ma anche tanti, tantissimi contro. Primo fra tutti quello di avere creato dipendenza da queste apparecchiature tascabili, spesso neanche riposte ma tenute invece alla portata dello sguardo, quasi ad attendere l’ultimo aggiornamento o l’sms che ci dice dove incontrarsi per l’aperitivo serale.
I grandi vantaggi apportati al genere umano dalla tecnologia hanno anche degli effetti collaterali, sempre più diffusi e pericolosi”, ricorda il sociologo Saro Trovato, fondatore di ‘Found!‘ e promotore dell’esperimento sociale.
E, infatti, a chi non è mai capitato di scontrarsi con un pedone intento a scorrere il proprio diario di Facebook (65%), o di restare bloccati sulla metro perché un passeggero si è fermato davanti all’ingresso del convoglio intento a mettere like su Instagram (41%)? Sono solo alcuni dei comportamenti più diffusi nelle grandi città italiane, secondo l’indagine. Basti pensare che, in base ai dati diffusi da Polfer, si segnala un aumento del 33% delle vittime da attraversamento sui binari, dovuti proprio alla ‘distrazione tecnologica’ tipica della smartphone walking.
Ma qual è l’identikit dello ‘smartphone walker’ italiano? E’ maschio nel 58% dei casi, tra i 30 e i 45 anni (58%), che utilizza più facilmente il proprio telefonino mentre fanno jogging (62%) o porta il cane a spasso (52%) o segue eventi sportivi (47%). Più prudenti le donne (48%) che si distraggono invece con i dispositivi digitali mentre fanno shopping (61%), al supermercato mentre riempiono il carrello della spesa (54%) oppure quando portano i figli a scuola (47%).
Il rischio che questa invasione hi-tech porta con sé – aggiunge ancora il sociologo Trovato – non è solo quello di mettere a repentaglio la pubblica sicurezza, ma anche perdere di vista le cose più importanti, come la dimensione del saluto, le relazioni interpersonali e lo scambio d’opinioni. La tecnologia monopolizza anche i momenti in cui ci si sposta per la città, costringendo le persone a non preoccuparsi di chi e cosa li sta attorno”.
Dove troviamo in misura maggiore camminatori distratti? Nelle metropoli, ovviamente. Nella ‘top 5’ trionfa Milano con il 61%, seguita da Roma (58%), Napoli (56%), Torino (55%) e Palermo (53%). Emblematico è il caso di Pokemon Go, il nuovo game mobile che incita a trovare i popolarissimi pupazzi giapponesi in giro per la città grazie alla realtà aumentata, esplorando l’area circostante muniti di smartphone. Un gioco che può generare una pericolosa ‘distrazione di massa’, avvertono gli esperti.
Ecco allora 5 regole basilari, stilate dagli esperti, per coloro che si muovono a piedi in città ma intendono farlo in sicurezza per sé e per gli altri::
1) ALZA LA VITA, ABBASSA IL VOLUME. Quando si ascolta la musica o la radio con le cuffiette collegate al proprio smartphone, durante una passeggiata è bene mantenere un volume che permetta di ascoltare i rumori del traffico cittadino, per riuscire ad avvertire in anticipo pericoli.
2) AGUZZARE LA VISTA È FONDAMENTALE. E’ molto importante rimanere focalizzati sulle persone e sugli ostacoli che si presentano lungo il cammino, per evitare collisioni e infortuni.
3) LE STRISCE PEDONALI NON SONO UN OPTIONAL. Rispettare il codice della strada è fondamentale, anche quando si utilizza il telefonino in giro per la città. E’ bene quindi attraversare solo sulle strisce pedonali, rispettare la segnaletica verticale e orizzontale, facendo attenzione ai mezzi e ai pedoni.
4) IMPORSI DELLE REGOLE. Per esempio stabilire degli orari in cui siamo offline, cambiare la prospettiva scegliendo le cose veramente importanti o dedicare ogni giorno 10 minuti a gesti come camminare in un parco senza le interferenze della tecnologia.
5) FARSI DA PARTE. Se non si può proprio fare a meno di guardare lo smartphone durante una passeggiata, è auspicabile farsi da parte per non intralciare il traffico.
A.B.
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