Dopo l’annessione della Crimea alla Russia, annessione criticata e osteggiata aspramente dalle maggiori potenze mondiali, il G7 si è riunito all’Aja nella giornata di ieri, per discutere delle eventuali sanzioni da adottare contro Putin.
L’incontro tra i sette Grandi, voluto fortemente dal presidente degli Stati Uniti Barak Obama, in Europa per il vertice sulla sicurezza nucleare, ha preso i primi provvedimenti: intanto salta il G8, che doveva tenersi proprio in Russia, e il vertice di Sochi, previsto per giugno prossimo, si terrà invece a Bruxelles.
Ma gli Stati Uniti con Obama avvertono: ‘’ Le sanzioni verso la Russia saranno dure’’. Almeno fin quando Putin non deciderà di cambiare rotta sul problema dell’annessione della Crimea, sottratta alla sovranità dell’Ucraina.
Il presidente degli USA, ha spinto molto per giungere a questa decisione, perché è consapevole che gli altri paesi del G7 non sono del tutto convinti che estromettere la Russia, sia la strada migliore da intraprendere ed il motivo è abbastanza chiaro: in ballo ci sono gli immensi scambi economici che più o meno tutti i Paesi più industrializzati della terra mantengono con l’ex impero sovietico. Un’arma, quest’ultima, che Putin sa di poter giocare in qualunque momento condizionando non poco le scelte dei partner soprattutto europei, Germania in testa.
Non a caso, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha fatto sapere oggi, proprio in concomitanza con l’annuncio delle ritorsioni euroamericane che la Russia, è ‘’interessata a mantenere contatti ai massimi livelli con gli altri membri del G8’’. Putin sta cercando di tendere una mano, ai leader dell’Occidente e del Giappone. Inoltre, ancor prima dell’annuncio ufficiale dell’esclusione dal G8, è intervenuto sulla questione il ministro degli affari esteri russo, Sergei Lavrov, snobbando la decisione. ‘’Non è una tragedia, Il G8 è un club informale e per definizione non se ne può essere espulsi’’. Queste le sue parole in conferenza stampa.
Sulle decisioni di Usa e alleati, si è espresso in maniera fortemente negativa l’ex presidente del consiglio Silvio Berlusconi, che da sempre vanta rapporti di solida amicizia con il presidente russo Putin.
“Trovo antistorica e controproducente la decisione dei leader riuniti a all’ Aja di escludere la Federazione Russa dal G8 di ieri”. Lo scrive in una nota il presidente di Forza Italia,secondo il quale questa scelta “contraddice il lungo e ponderoso lavoro diplomatico portato avanti dall’Italia e dai Governi da me presieduti per includere a pieno titolo la Russia nel consesso delle democrazie occidentali. Sono stato io, infatti, nel ’94 – ricorda l’ ex premier – a invitare per primo il Presidente Eltsin al G7 di Napoli e nel 2001 a trasformare il G7 in G8 con il Presidente Putin a Genova. E ancora nel 2002 a volere e a concludere l’ alleanza strategica tra la Nato e la Russia celebrata al vertice di Pratica di Mare. Trovo davvero avventate e lontane da questo spirito costruttivo – conclude Berlusconi – tutte le decisioni prese in queste ore dalle diplomazie occidentali”.
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