Momenti di tensione e scontri a Roma, davanti all’ambasciata tedesca, tra la polizia e le centinaia di operai dell’Acciaieria di Terni che manifestavano contro il piano industriale di ThyssenKrupp. Il corteo dei lavoratori ha sfondato i cordoni delle forze dell’ordine che avevano il compito di tenere i manifestanti in piazza Indipendenza. Gli agenti hanno reagito utilizzando i manganelli e, secondo quanto hanno riferito i sindacati, quattro delegati Fiom e un delegato della Fimic sono rimasti feriti o contusi. Per uno di loro è intervenuta l’ambulanza. Secondo la Questura i manifestanti avrebbero avuto l’intenzione di raggiungere la stazione Termini per occuparla. E’ questo il motivo per cui le forze dell’ordine sono intervenute, ma “durante l’azione di contenimento alcuni agenti e un funzionario di polizia, fatti oggetto di un nutrito lancio di bottiglie e altri corpi contundenti, sono rimasti contusi”. Anche tre manifestanti – conferma la questura – hanno fatto ricorso alle cure dei sanitari del pronto soccorso del Policlinico Umberto I.
“Esprimo solidarietà ai lavoratori dell’Ast caricati dalla polizia”, ha detto il leader della Cgil, Susanna Camusso. “Il rischio – ha aggiunto – è che questo diventi sempre più un Paese diviso tra chi si misura con i problemi del lavoro e chi pensa che siamo di fronte a un mondo carino e basta spargere ottimismo”.
“Ci hanno menato”, ha raccontato il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini. “Siamo partiti in corteo e ci hanno menato. Ero davanti a prenderle anche io. Non siamo delinquenti, non si mena chi è in piazza a difendere i lavoratori”. Una delegazione di sindacalisti nazionali e dell’Ast di Terni è poi salita nel ministro dello Sviluppo Economico per un incontro con il ministro Federica Guidi. Il ministro dello Sviluppo economico si è detta “dispiaciuta e rammaricata” per gli incidenti e ha annunciato che “entro questa sera saranno fatte tutte le necessarie verifiche”. Se sarà necessario, ha aggiunto, il governo adotterà “le necessarie misure”.
Era presente il viceministro dell’Interno Filippo Bubbico che, secondo quanto riferito da Landini, ha detto di aver aperto un’inchiesta e il ministro Alfano e il capo della polizia convocheranno i sindacati. “Non è il primo episodio, serve chiarezza” ha spiegato Landini. “Riteniamo necessario – ha aggiunto Landini – che si chieda scusa ai lavoratori di Terni per quello che è successo oggi”. Landini ha poi spiegato: “Non chiediamo le dimissioni da nessuno ma senz’altro che sia fatta chiarezza. Non siamo più disponibili a tollerare che i lavoratori siano caricati, probabilmente sono ordini. La polizia non può andare come se ci fossero dei delinquenti”.
“È questa la cifra della politica di attacco ai Sindacati? – si chiede il leader della Uil, Luigi Angeletti – In piazza c’erano solo lavoratori e non sindacalisti. Le forze dell’ordine non devono alimentare il disordine. Il Governo deve intervenire e risponderne, perché episodi del genere non possono passare sotto silenzio”.
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