C’è vita oltre il nostro Pianeta? Ancora non si sa, ma ora ci sarebbero buone ragioni per pensarlo. Grazie a recenti studi sono stati scoperti 7 pianeti molto simili alla Terra, nei quali la temperatura è tale da poter ospitare acqua alla stato liquido. Lo ha annunciato la Nasa, in un’attesissima conferenza tenuta a Washington da Thomas Zurbuchen, al vertice del Direttorato Missioni Scientifiche, al quartier generale dell’agenzia aerospaziale di Washington.
I sette pianeti “fratelli”, di dimensioni simili o appena inferiori al nostro, orbitano intorno ad una stella nana rossa, Trappist-1. Tre di loro potrebbero ospitare la vita. “Nella ricerca di forme di vita, questo sistema ad oggi è probabilmente la nostra chance migliore”, ha detto Brice-Olivier Demory, professore al Center for Space and Habitability dell’Università di Berna e uno degli autori dello studio sui pianeti che orbitano attorno a TRAPPIST-1.
Lo studio dei pianeti che orbitavano intorno alla stella nana era in realtà iniziato un anno fa, ed infatti il suo nome deriva da quello del piccolo telescopio belga da 60 cm che per primo aveva dato il via alla ricerca. Ora, grazie al telescopio spaziale Spizter della Nasa si sono potuto raggiungere i veri risultati, appurando l’esistenza di sette pianeti che girano su orbite ben allineate nello stesso piano, proprio come fanno gli otto pianeti del nostro sistema solare.
“Abitabile però non vuol dire abitato”, sottolinea all’Agi l’astrofisico Giovanni Bignami. Per sapere se vi siano o no altre forme di vita, bisognerà aspettare ancora parecchio e investire su strumenti ancora più all’avanguardia in campo astronomico, come lo Extremely Large Telescope e del James Webb Space Telescope, il prossimo grande telescopio spaziale che NASA ed ESA dovrebbero mettere in orbita all’incirca tra due anni.
Il sistema TRAPPIST-1, si trova a quasi 40 anni luce dalla Terra e secondo l’analisi dei dati forniti dai telescopi ha una massa inferiore di 10 volte quella del sole e una temperatura inferiore della metà: le sue caratteristiche, in sostanza, renderebbero possibile sui pianeti la presenza di acqua allo stato liquido e a temperature tali da non escludere a priori le ipotesi legate alla vita.
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