“Il caos esiste solo in quei casi in cui non si vuole applicare la norma”.A precisarlo la ministra Beatrice Lorenzin in un’intervista di questa mattina a Radio Montecarlo, ospite del programma Primo Mattino.
Sono invece le “strumentalizzazioni politiche” ad esasperare la ripresa delle attività scolastiche che in un istituto comprensivo della Capitale, ad esempio, tra i 263 piccoli delle 5 scuole materne conta quasi uno ogni tre (15%9 senza certificato comprovante la regolarità delle vaccinazioni (9 per i nati prima del 2017), oppure la richiesta di appuntamento per eseguirli in base a quanto prevede il decreto del ministero della Salute, tradotto in legge a fine luglio, che introduce l’obbligo vaccinale per tutelare la salute pubblica. Con la conseguenza inevitabile per coloro i cui genitori non hanno regolarizzato in mattinata la loro posizione, di dover rimandare a casa una decina di piccoli.
Alla Lorenzin spiace molto che alcuni istituzioni abbiano voluto rivestire nella faccenda vaccini un ruolo non di pertinenza. Il sindaco di Roma, Virginia Raggi, ha inviato una lettera alle ministre della Salute e dell’Istruzione per lamentare la “poca chiarezza” della nuova normativa sulla prevenzione vaccinale che, di conseguenza,”viene infatti applicata in modo difforme da Regioni e Comuni in tutta Italia”. “Questa situazione rischia di generare una discriminazione tra cittadini di serie A e di serie B rispetto alla loro collocazione geografica – sottolinea la Raggi – e pertanto l’Amministrazione capitolina chiede che i Ministeri coinvolti rendano immediatamente uniforme l’applicazione normativa. Vanno inoltre fornite indicazioni dettagliate sugli aspetti organizzativi e sulle procedure di non ammissione o di allontanamento dei bambini non provvisti di adeguata documentazione, così da poter rispondere alle legittime preoccupazioni delle famiglie e degli operatori scolastici, ed evitare problemi di ordine pubblico. Nel rispetto del leale principio di collaborazione tra le istituzioni, invito il Governo a definire con l’Anci modalità operative condivise e ad ascoltare gli Enti locali che sono i più vicini alle istanze e alle esigenze dei cittadini”, conclude la Sindaca.
Tra gli episodi da segnalare in queste prime giornate caratterizzate dal caos per una normativa che alcuni non intendono accettare – i no-vax sulla rete si sono scatenati tanto da essere in diversi casi censurati per esplicite minacce di violenze e morte indirizzate a chi intende ‘imporre’ i vaccini , oltre alle notizie false che se diventano virali possono provocare allarme sociale – c’è anche quello della bimba sprovvista di autocertificazione la cui mamma davanti al richiamo agli obblighi di legge chiama i Carabinieri. E’ avvenuto ieri in una scuola dell’infanzia di Latisana (Udine) e si è concluso con la riammissione della bimba. Ma ha avuto una sorta di replica oggi in una scuola materna a Milano, dove la preside ha invitato una coppia di genitori a riportare la propria bambina di 3 anni a casa. I genitori hanno chiamato i carabinieri che hanno solo potuto prendere atto della situazione.
In conclusione, sulla prevenzione vaccinale è corsa contro il tempo, tantissime le richieste dell’ultimo momento alle Asl.
A.B.
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