La pillola blu diventa rosa. Una commissione della Food and Drug Administration (Fda), l’autorità americana per gli alimenti e i medicinali, ha approvato il Viagra che migliora la libido delle donne. Un’approvazione con paletti: l’autorità chiede infatti a Sprout Pharmaceutical, la casa che produce il medicinale, di mettere a punto un piano per limitare gli effetti collaterali e i rischi, fra i quali stanchezza, abbassamento della pressione sanguigna e conseguenti svenimenti.
Il ‘Viagra per le donne’ è stato approvato con 18 voti a favore e 6 contrari. In precedenza era stato bocciato dalla stessa Fda ben due volte dal 2010. La qual cosa aveva attirato sull’autorità americana una pioggia di critiche, anche quella di discriminare le donne. Alcune associazioni a favore dei diritti femminili e dei produttori del farmaco avevano lanciato di recente una petizione online che in poche ore aveva raccolto oltre 40mila firme, in cui accusavano la Fda di discriminazione verso l’altro sesso “approvando il Viagra e altri 25 farmaci per aiutare gli uomini ad avere sesso, e non le donne”. ”Le donne hanno atteso abbastanza. Nel 2015 – si legge nella petizione – l’uguaglianza in base al sesso dovrebbe essere uno standard quando si tratta di trattamenti per disfunzioni sessuali”. Il medicinale per la libido delle donne, il flibaserin, è stato respinto due volte negli ultimi anni dalla Fda, sulla base della modesta efficacia rispetto agli effetti indesiderati come sonnolenza, giramenti di testa e nausea. Il parere della commissione non è vincolante per la Fda, che si esprimerà in via definitiva in agosto. Ma di sicuro si tratta di un’importante vittoria, anche se molti esperti restano scettici sulla sua efficacia.
Come per l’uomo si possono manifestare per cause organiche e/o psicologiche disturbi che coinvolgono l’apparato genitale ripercuotendosi sulla serenità della vita sessuale, così anche per la donna, soprattutto alla fine dell’età fertile e proprio per la mancanza di alcuni ormoni (estrogeni) che la caratterizzano, possono manifestarsi problemi che incidono negativamente sull’armonia sessuale con il proprio partner. Dati statistici disponibili riguardanti donne statunitensi fra 18 e 59 anni, certificano che una percentuale tra il 20% e il 50% denuncia di avere una disfunzione sessuale: un terzo dice di aver perduto l’interesse sessuale, un quarto non prova l’orgasmo e il 20% non considera il sesso un’esperienza piacevole. In questi disturbi, la componente psicologica, tradizionalmente considerata la più importante, gioca un ruolo, insieme all’alterazione dell’equilibrio ormonale ed alla la circolazione sanguigna che con l’invecchiamento viene a modificarsi anche a livello di apparato femminile. Il flibaserin, farmaco originariamente sperimentato – con scarsi risultati – per la cura della depressione, si è mostrato valido per la patologia da diminuzione dell’interesse o desiderio sessuale.
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