Quando il wifi ti si ritorce contro. E’ il caso di un detenuto del carcere di Beziers, in Francia, che si filma con l’iphone e posta il video in rete. Si tratta del secondo caso in Francia, dopo quello del terzino del Paris Saint German, Serge Aurier, che aveva insultato l’allenatore Laurent Blanc tramite Periscope, la stessa applicazione usata dal detenuto.
Il carcere è come un piccolo Club Med. Qui abbiamo l’Hi-Fi, la coca, tutto ciò di cui hai bisogno…Ieri ho consumato alcol, vedete, per questo ho gli occhietti piccoli piccoli, abbiamo la marijuana
Nel video girato dalla sua cella, Luciano, 22 anni, condannato a 4 anni per furto, spiega come avviene il passaggio della droga mentre si gira tranquillamente uno spinello:“Durante l’ora d’aria ci facciamo lanciare delle palle da tennis, all’interno ci fai nascondere ciò che vuoi”.
Il filmato è stato immediatamente tolto dalla rete, ma vi è rimasto abbastanza a lungo per far scoppiare lo scandalo. Il ministro della Giustizia francese, Jean-Jacques Urvoas torna a parlare di “schermatura” per il segnale telefonico dentro le prigioni.
Preoccupato anche il sindacalista Fabrice Caujolle che avverte: “Il numero di telefoni nelle carceri è almeno pari a quello dei detenuti”. E la questione è proprio questa: come ha fatto Luciano ad avere il cellulare? Perchè, che ci sia o non ci sia segnale all’interno di una prigione, di certo non ci dovrebbero essere telefoni a disposizione dei detenuti.
Senza contare che il wifi qui è l’ultimo dei problemi. A questo punto, se proprio si vuole concentrare il dibattito sui cellulari piuttosto che sul fatto che girano alcool e droga all’interno delle prigioni, che almeno facciano attenzione a quali cellulari maneggiano i detenuti: lo storico 3310 della Nokia, ad esempio, è assai meno pericoloso di uno smartphone e, provare per credere, potenzialmente indistruttibile.
Il video incriminato è stato fatto proprio grazie all’app gratuita Periscope di Twitter, nata in esclusiva per gli iphone. L’applicazione in questione permette di trasmettere in diretta la ripresa fatta dal proprio telefonino e postarla. Luciano, cui lo scorso mese erano stati trovati altri tre cellulari nascosti sotto il materasso, verrà processato domani per direttissima.
Laurea magistrale in Storia contemporanea presso L'Università degli studi Roma tre. Master di primo livello I mestieri dell’Editoria, istituito da “Laboratorio Gutenberg” di Roma con il patrocinio del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale presso “Università Sapienza di Roma”. Dopo la laurea ho svolto uno stage presso Radio Vaticana, dove ho potuto sperimentare gli infiniti linguaggi della comunicazione.
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