Rimanere incinta per salvarsi la vita. Una donna, detenuta nel carcere della provincia di Quang Ninh, in Vietnam è ricorsa all’inseminazione artificiale per evitare la pena capitale.
La storia a prima vista potrebbe ricordare quella del personaggio interpretato da Sophia Loren in “Ieri oggi e domani” di Vittorio De Sica, ispirato alla vera storia della sigaraia di Napoli che, negli anni ’50, rimase incinta ben 19 volte per salvarsi dalla galera. Ma se Adelina nel film viene graziata, non si può dire altrettanto di Nguyen, per la quale, secondo la legge vietnamita, la pena è stata commutata al carcere a vita.
Nguyen Thi Hue, condannata a morte per traffico di droga nel 2014 ha pagato 50 milioni di dong, circa 2mila euro, per iniettarsi lo sperma di un altro detenuto dal momento che, sempre per la legge del Vietnam, le donne incinte o con bambini di età inferiore ai tre anni non posso essere giustiziate.
Lo stesso risultato lo aveva raggiunto nel 2007 un’altra condannata a morte vietnamita che, con espedienti diversi, era riuscita a restare incinta lì dove era detenuta.
Laurea magistrale in Storia contemporanea presso L'Università degli studi Roma tre. Master di primo livello I mestieri dell’Editoria, istituito da “Laboratorio Gutenberg” di Roma con il patrocinio del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale presso “Università Sapienza di Roma”. Dopo la laurea ho svolto uno stage presso Radio Vaticana, dove ho potuto sperimentare gli infiniti linguaggi della comunicazione.
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