Potrebbe non essere un caso isolato, quello della piccola Fortuna Loffredo, 6 anni, violentata ed gettata dalla finestra di un palazzo a Caivano, in provincia di Napoli. è partita infatti la richiesta di riesumazione del corpo di un altro bambino, Antonio Giglio, 4 anni, morto il 27 aprile di tre anni nello stesso stabile e nello stesso modo in cui è morta Fortuna.
“Siamo solo alla prima pagina di un libro di orrore, violenza, degrado e criminalità mai letto prima ed inimmaginabile anche per il regista più cruento”, ha affermato Angelo Pisani, avvocato della famiglia della bimba. Per Pisani però “Ci sono anche altre persone che hanno concorso al fatto. costringerò lo Stato a guardare ed ascoltare”.
Al centro delle indagini è ovviamente Raimondo Caputo, 43 anni, già arrestato per l’omicidio di Fortuna. La Procura di Napoli ora non esclude che l’uomo, vicino di casa della piccola, disoccupato e pluripregiudicato, possa essere coinvolto anche nella morte di Antonio.
“E’ necessario e doveroso – prosegue Pisani – rendere giustizia a Chicca e tutti gli altri bambini di Parco Verde molestati e non curati, come il piccolo Antonio Giglio, figlio della compagna di Raimondo Caputo, arrestato con l’accusa di avere ripetutamente violentato e ucciso Fortuna.
La caduta di Antonio non è stata accidentale, ma non è improbabile che sia maturata nello stesso contesto di Fortuna. Auspico che l’autorità giudiziaria affidi gli accertamenti al Ris dei Carabinieri affinché le indagini abbiano la stessa efficacia di quelle che si fanno al Nord. Per Pisani però “Ci sono anche altre persone che hanno concorso al fatto. costringerò lo Stato a guardare ed ascoltare”.
Caputo si trova attualmente in carcere, trasferito recentemente in un cella singola dopo essere stato aggredito da un suo compagno di cella a Poggioreale. Mentre il segretario generale del Sappe (Sindacato autonomo polizia penitenziaria), Donato Capece, si complimenta per la “professionalità” e la prontezza dimostrata dalle guardie carcerarie nel bloccare lo scatto di violenza, il leader della Lega, Matteo Salvini, ha commentato così l’accaduto:
E’ stato quasi linciato in carcere il presunto assassino di Fortuna Loffredo? Se dicessi che mi dispiace, direi una cosa falsa. Non mi dispiace per nulla, anche se non deve essere lasciata alla legge del carcere la soluzione. La Lega da ormai almeno tre legislature propone la castrazione chimica per pedofili e stupratori. Chi mette le mani addosso a un bambino e a una donna deve essere farmacologicamente, quindi senza la scure ma con le pillole, messo in condizione di non rifarlo più per tutta la vita.
Più moderato il commento del ministro dell’Interno, Algelino Alfano che assicura piena collaborazione del Governo alle indagini e alle forze dell’ordine. Tutto “per accelelare i tempi di quest’inchiesta”.
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