Ha trascorso 43 anni in isolamento in un carcere della Louisiana, prima che un giudice riconoscesse la sua innocenza. Ma ora Albert Woodfox potrà uscire di prigione.
Nel 1971, quando era detenuto per rapina nel penitenziario statale di Angola, in Louisiana, Woodfox era stato condannato per l’omicidio di una guardia carceraria in una rivolta di prigionieri.
Per quell’accusa Woodfox è stato due volte processato, due volte condannato, ed entrambe le volte la condanna è stata rovesciata in appello.
Come fu riconosciuto nei processi di secondo grado, contro Woodfox e altri due uomini, Robert King e Herman Wallace, che la stampa ribattezzò “i Tre di Angola”, non c’erano prove che dimostrassero la loro colpevolezza. Ai giudici, per condannarli, era bastato sapere due cose: tutti e tre erano di colore, e tutti e tre, durante la loro detenzione, avevano aderito alle Pantere Nere.
Le sentenze contro di loro, e le loro condizioni di detenzione, erano state condannate da varie associazioni per la difesa dei diritti umani come una forma di tortura. Del coro facevano parte anche Amnesty International e le Nazioni Unite.
Dopo la scarcerazione di King, avvenuta nel 2001, e la morte di Wallace pochi giorni dopo il rilascio, nell’autunno del 2014, Woodfox era l’ultimo dei tre ancora in prigione.
Ieri, però, il giudice James Brady si è pronunciato contro l’apertura di un terzo processo a suo carico. Tra le motivazioni della decisione rientrano l’età di Woodfox (68 anni), le sue condizioni di salute, l’impossibilità di ottenere nuove testimonianze e “il fatto stesso che Woodfox è stato già processato due volte”.
“Woodfox ha passato quarant’anni in isolamento per condanne incostituzionali” – hanno dichiarato i suoi legali, George Kendall e Carine Williams – “L’unico rimedio equo è la sua scarcerazione immediata”.
L’odissea giudiziaria di Woodfox, però, non è ancora finita: il Procuratore generale della Louisiana James “Buddy” Caldwell ha promesso un ricorso contro la decisione di scarcerazione, che ritiene “fondata su procedure difettose”.
F.M.R.