Lazio-Roma è terminata così come è iniziata, uno 0-0, che di certo non accontenta la Roma e muove sia pur di pochissimo la classifica dei biancocelesti che confermano l’imbattibilità in campionato sotto la gestione Reja.
Partita tutto sommato scialba e avara di emozioni con pochissime occasioni nitide da ambo i lati anche se la Roma ha esercitato una pressione decisamente maggiore sino a dominare soprattutto nel secondo tempo ma il muro difensivo eretto dal tecnico laziale ha retto sino al termine.
Splendide le coreografie all’ingresso in campo delle squadre ma spettacolo dentro pochino.
La Lazio, pur molto guardinga, qualcosa ha provato a creare nella prima frazione, pur esercitando la Roma un predominio abbastanza chiaro, divenuto sempre più evidente nei minuti finali e con il corollario di una rete, quella di Gervinho, annullata (giustamente) per fuorigioco. Nella seconda frazione, poi, si è giocato quasi solo in una metà campo con la formazione di Reja che, salvo un contropiede in chiusura orchestrato da Onazi che, però, non riusciva a servire un solissimo Klose che sarebbe andato a tu per tu con De Sanctis, ha rinunciato anche al minimo sindacale pensando solo a tenere lo 0-0, ma la Roma, come ammesso da Garcia, è mancata soprattutto in precisione e lucidità nell’ultimo passaggio.
Detto dell’eccessiva frenesia e della mira scentrata dei giallorossi, se si può muovere un appunto alla coriacea e solida Lazio del tecnico friulano è proprio quello di aver rinunciato troppo presto a qualunque ipotesi di giocarselo, questo derby.
Giusto mirare al pari, se l’avversario si dimostra superiore e ti mette in difficoltà, meno non provarci neppure. E, in questo senso, la sostituzione nell’intervallo di Keita con Mauri (a proposito, bentornato!) è sembrata un chiaro segnale di resa anticipata.
Il giovane talento ispano-senegalese non ha certamente brillato in un opaco primo tempo, ma resta un giocatore in grado di mettere in apprensione gli avversari solo con la sua presenza e capace di inventare giocate risolutive anche nel deserto dei tartari di ieri pomeriggio. Toglierlo a beneficio di un centrocampista puro, anche se tatticamente formidabile, inevitabilmente a corto di condizione, vista la lunghissima assenza dai campi, è stata una scelta improntata alla più evidente conservazione dello status quo.
Alla fine, l’unico boato di gioia del pubblico, ovviamente di fede giallorossa, è venuta in pieno recupero grazie all’insperato 2-2 raggiunto, proprio al 94’, dal Verona che completava così l’aggancio ad una Juve partita fortissimo e sopra di due reti dopo soli 21 minuti.
Va detto, però, ad onor di verità, che la Juve ha sì dominato gli avversari nel primo tempo, salvo poi perdere progressivamente fiducia dopo l’1-2 di Toni, ma la partita è stata pesantemente condizionata da errori arbitrali marchiani. Se si può discutere sulla posizione di fuorigioco attiva o passiva di Llorente in occasione della prima rete di Tevez, sull’irregolarità della seconda marcatura dell’Apache e su quella del centravanti di Berlino 2006 dubbi non ve ne sono. A corollario, due falli di mano macroscopici in area bianconera, da parte di Vidal (rigore netto) e di Lichtsteiner (si può paventare, tra mille cautele, l’involontarietà ma insomma…). Non c’è stato il tracollo di Firenze, ma lo sviluppo della gara lo ha riportato alla mente. Un campanello d’allarme?
Chiudiamo con una doverosa considerazione a margine del botta e risposta tra i due tecnici capitolini: la battuta sugli infortuni di Reja certamente è stata infelice ma tale era e di questo il mister laziale si è prontamente scusato, il tornarci su a distanza di 48 ore da parte di Garcia, adombrando chissà quale rischio di caccia all’uomo dei giocatori biancocelesti fomentati dal “sanguinario” Reja, è stato francamente peggio. Va bene compiacere gli umori della piazza ma il rispetto del ruolo di tesserato dovrebbe prevalere sempre. Non solo da un lato.
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *
Salva il mio nome, email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento.
Δ
Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
© Copyright 2020 - Scelgo News - Direttore Vincenzo Cirillo - numero di registrazione n. 313 del 27-10-2011 | P.iva 14091371006 | Privacy Policy