A Roma il primo museo italiano dedicato all’omeopatia

Inaugurato a Roma, nella storica sede di piazza Navona, il primo museo italiano di omeopatia. In granuli, globuli o gocce, i rimedi omeopatici possono essere usati da tutti a qualsiasi età.

In granuli, globuli o gocce, i rimedi omeopatici possono essere usati da tutti a qualsiasi età.  Oltre 10 milioni di italiani ne hanno fatto ricorso almeno una volta. L’Omeopatia, meglio conosciuta come medicina alternativa è la più diffusa tra le medicine non convenzionali, dopo due secoli di storia apre  le porte al pubblico. Si inaugura infatti oggi, a Roma, il primo Museo italiano dell’omeopatia. Con sede nei locali storici di piazza Navona 49, che hanno visto crescere la pratica e consolidarsi in Italia, il museo rappresenta un unicum nel nostro paese, secondo solo ad una struttura presso l’ istituto di Storia della medicina di Stoccarda. Presenti al taglio del nastro il ministro della Salute Beatrice Lorenzin e il vescovo Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio consiglio per la Famiglia.

Il museo, che ha già in programma mostre, seminari e pubblicazioni didattiche e scientifiche, permetterà di ammirare materiale di interesse storico, come gli archivi di medici omeopatici di 800 e 900, oltre a una collezione di kit e trousse di medicinali e a una raccolta di memorabilia, comprensiva di numerosi documenti antichi. Una biblioteca all’ interno della struttura ospiterà una ricca collezione di testi omeopatici.
Il museo sarà aperto gratuitamente al pubblico e a disposizione per la consultazione da parte di studiosi, “per garantire- come si legge su un comunicato- un approccio al buon vivere, inteso come relazione armonica dell’ essere umano con l’ ambiente e la società che lo circonda”. Per l’ inaugurazione e’ previsto anche un bollo postale commemorativo da parte delle Poste italiane.

A.B.

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