Dopo la visita del ministro delle infrastrutture Toninelli ai viadotti delle autostrade abruzzesi A24 e A 25 qualcosa si muove per la messa in sicurezza di questi tracciati realizzati tra la metà degli anni sessanta e il successivo decennio. Il ministro nelle scorse settimane dopo una accurata visita ai viadotti che collegano Roma al mare adriatico passando per l’Aquila, aveva parlato di stato “preoccupante” dei manufatti. In particolare erano i piloni dei viadotti a preoccupare di più.
Da qui la decisione del ministro di procedere rapidamente con nuovi lavori di manutenzione per tutte e due le arterie autostradali. A questa decisione si adeguerà anche la concessionaria Strada dei Parchi che prossimamente ridurrà gradualmente il passaggio del traffico pesante dei mezzi pesanti su tutti gli 87 viadotti ispezionati dal ministero delle Infrastrutture. Secondo l’ordinanza del ministero la sosta dei mezzi pesanti nelle aree di emergenza sarà vietata, accompagnata per di più dall’obbligo di mantenere una distanza di 100 metri tra un mezzo e l’altro.
La Procura della Repubblica dell’Aquila intanto indaga sulla sicurezza delle opere. La Procura del capoluogo abruzzese ha aperto infatti una inchiesta sulla sicurezza delle infrastrutture, tra cui viadotti e piloni, nelle autostrade A24 e A25: le indagini condotte dai carabinieri, sono scattate dopo il caso, nella serata del 10 settembre scorso, della caduta di pezzi di calcestruzzo dalla parte sottostante del viadotto San Giacomo, sulla Roma-Teramo, che ha portato alla chiusura momentanea di una strada al di sotto della infrastruttura stessa che attraversa la località di San Giacomo, frazione del Comune dell’Aquila. A presentare, tra gli altri, un esposto sono stati gli uffici competenti della Regione Abruzzo. I carabinieri avrebbero già effettuato delle acquisizioni di documenti in varie sedi istituzionali. Nel fascicolo, per ora contro ignoti, anche la relazione dei vigili del fuoco che sono intervenuti nella tarda serata per rimuovere altri pezzi rimasti sospesi: in quel documento, secondo quanto si è appreso, sarebbe stato accertato lo stato di degrado della parte sottostante lungo viadotto. Strada dei Parchi era intervenuta il giorno dopo con una squadra munita dell’apparecchiatura denominata “bybridge” che permette di creare un ponteggio e consentire così ai tecnici di rimuovere i pezzi di calcestruzzo pericolanti.
Il ministro Toninelli ha parlato del problemaal Question Time al Senato: “Il decadimento manutentivo riscontrato, associato all’incremento dei carichi di esercizio rispetto all’epoca di costruzione, è tale da non poter dimostrare il raggiungimento di adeguati standard di sicurezza con il regolare transito di circolazione”. Ma appare chiaro che ora la dirigenza della società autostradale è sotto accusa. “Non riesco a parlare con il ministero, non ci riceve”, si difende l’amministratore delegato della concessionaria Cesare Ramadori . ” Nonostante la mia richiesta di poter incontrare il ministro Toninelli, inviata il 4 ottobre, ad oggi ancora non ho ricevuto risposta”.
La situazione tecnica comunque resta difficile e preoccupante. Lo dice la relazione tecnica ministero “È verosimile l’ipotesi che al primo maggio 2019 le autostrade A24 e A25 non saranno in regola”, con l’ obbligo di adeguare entro il 30 aprile le 54 gallerie, considerando che “l’esecuzione dei lavori non sia compatibile con il tempo residuo”, si legge nel documento ministeriale . “In caso contrario potrebbe essere necessario interdire le tratte interessate da queste gallerie”.
“Il sottoscritto – scrive Migliorino – non ha condiviso le conclusioni del concessionario secondo cui i viadotti possano ritenersi adeguatamente sicuri nei confronti delle azioni esterne e dei carichi permanenti. Al contrario, l’avanzato stato di degrado manutentivo riscontrato rendeva necessario un immediato intervento di ripristino e consolidamento delle strutture, oltre che un approfondimento di calcolo”.
I sopralluoghi, anche con l’utilizzo di droni, hanno interessato 87 opere, di cui due con frane, dei 339 viadotti delle A24 e A25 e sono stati effettuati tra il mese di settembre e ottobre. Migliorino infine ritiene “parziali le metodiche dei controlli utilizzati da Sdp” Come atto di accusa non c’è male.
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