Abdelhamid Abaaoud è morto nel blitz delle forze speciali francesi a St. Denis. “Era il corpo che abbiamo scoperto nell’edificio, crivellato di proiettili”, rivela una nota del procuratore di Parigi François Molins. È stato identificato grazie all’analisi delle impronte digitali.
Gli inquirenti che indagano sugli attentati di venerdì scorso a Parigi ritengono che il jihadista belga fosse lo stratega che ha progettato gli attacchi. Anche noto come Abu Omar al-Belgiki (“il belga”), era tornato in Europa dalla Siria, dove si era rifugiato per sfuggire alla cattura quando le forze dell’ordine avevano sgominato la cellula terroristica di Verviers, di cui faceva parte.
Nella battaglia durata più di sei ore nel covo alla periferia di Parigi, è morta anche sua cugina, Hasna Aitboulahcen, la prima jihadista donna a farsi saltare in aria in Europa. La sua identità è stata confermata stamattina dalla polizia francese. In realtà non è chiaro se abbia azionato di sua volontà la cintura esplosiva che portava addosso, o se la detonazione sia stata provocata piuttosto da un colpo sparatole da un tiratore della polizia.
Con la morte di Abaaoud rimane in vita, fino a prova contraria, uno solo dei responsabili della strage di Parigi. Si tratta di Abdeslam Salah, un membro del commando che ha attaccato il Bataclan. È riuscito a far perdere le sue tracce all’estero dopo essere sfuggito fortunosamente a un controllo in Belgio.
F.M.R.
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